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Tennistavolo, turno da dimenticare per l’ACSI ONMIC Barletta

Cosimo Sguera
Perché la sconfitta della compagine barlettana in terra lucana appare inspiegabile?
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Da qualche giorno, solo da qualche giorno, è andato in soffitta il sesto (oltreché penultimo) turno di andata dell’attività agonistica a squadre, sia a livello nazionale che regionale, sotto l’egida della Federazione Italiana Tennistavolo (FITET).

Non accadeva da mesi ma,
come puntualmente accade, anche nello sport le giornate infauste prima o
poi si ripresentano. E la sesta giornata di andata è stata la piuùmesta di questa prima parte di stagione per la Polisportiva ACSI ONMIC
Barletta
che, tra poco meno di un mese, si accomiaterà dal suo
trentasettesimo anno consecutivo di attività agonistica. Due sconfitte
nei due incontri in programma nello scorso week-end: questo il
magrissimo bilancio per le due compagini facenti capo al sodalizio
barlettano ed impegnate in Campionati a Squadre di differente livello.

Priorità
dovuta al team ACSI Ottica Lamusta, partecipante al Campionato
Nazionale Maschile di Serie C1 ( si ritiene doveroso sottolineare
l’aggettivo NAZIONALE per taluni dirigenti di societa’ sportive locali e
per alcuni esponenti delle locali istituzioni che, affetti da insensata
gelosia oltreché da tangibile incompetenza, hanno l’impudicizia di
opinare il prestigioso contesto nel quale il club barlettano opera da
oltre un terzo di secolo) ed inspiegabilmente sconfitto a Matera dalla
locale ASD Pegasus con lo score di 2 a 5. Un punto é stato messo a
segno da Dominique Straniero ed uno solo (contributo agonistico non
adeguato al suo potenziale tecnico) dal pongista Italo – francese
Maurice Rotondo.

Perché la sconfitta della compagine barlettana in terra lucana appare inspiegabile?

In
primis perché la formazione materana,nelle prime cinque giornate di
campionato, aveva totalizzato solo due vittorie e in secundis perche’,
pure con un organico di assoluto rispetto, il team lucano non e’
assolutamente superiore (soprattutto dal punto di vista tecnico) alla
compagine targata ACSI ONMIC Lamusta.

Se è vero che CHI VINCE
HA SEMPRE RAGIONE, è altrettanto vero che CHI PERDE ha il dovere
morale di individuare le ragioni della disfatta e correre prontamente ai
ripari.

Un’attenta ed obiettiva analisi del match ha fatto emergere le cause che hanno generato il tracollo in Basilicata.

Inequivocabilmente
inferiore alle aspettative la prestazione di Maurice Rotondo, buona ma
non esaltante la performance di Dominique Straniero, precario ma non
certo allarmante l’apporto offerto alla squadra da parte di Mario
Sardella (al suo primo anno in questa difficile Serie Nazionale).

Dal
momento che, come si suole dire, a tutto vi è rimedio tranne che alla
morte, il team barlettano non puo’, né deve perdere un solo attimo di
tempo ma allenarsi qualitativamente e quantitativamente.La stagione èancora lunga, le insidie da contrastare e tentare di superare sono
innumerevoli, il traguardo di una permanenza senza patemi in C1
nazionale è raggiungibilissimo. Non a caso, nonostante l’imprevisto
scivolone a Matera, l’ACSI Ottica Lamusta Barletta è riuscita a
conservare il terzo posto in classifica, in condominio con il Sorrento
(Na), con l’Ariano Irpino (Av) e con la formazione materana teste’
menzionata.

Nel Campionato Regionale di Serie C2 (girone A),
l’ACSI Ottica Lamusta “A” ha dovuto issare bandiera bianca per 2 a 4 sul
“campo minato” dell’ASD Ennio Cristofaro 2 Casamassima (Ba). I due
punti per la squadra barlettana sono stati siglati da Giuseppe Damato
(terzo miglior giocatore della massima serie regionale con la
sorprendente percentuale dell’83,3%). Anche in quest’occasione, il
“fighter” Damato non e’ stato supportato ne’ da Giacomo Dicataldo ( in
eccellente condizione ma stranamente improduttivo a livello agonistico),
ne’ tantomeno dall’esperto Enzo Sansonne ( la semplice esperienza
agonistica si e’ giustamente rivelata un elemento insufficiente a
contrastare l’eccellente preparazione tecnico – tattica dei giovani
avversari casamassimesi). Urge il rientro in squadra del Presidente,
disposto a lottare contro qualsivoglia avversario con umilta’ e con
competenza, urge cattiveria agonistica da parte di Giacomo Dicataldo,
urge il prezioso contributo del veterano Giacomo Capuano, urge maggiore
impegno e meno autocommiserazione da parte di Enzo Sansonne.Ognuno deve
fare, dunque, la sua parte per potere centrare ,senza affanni,
l’obiettivo salvezza.

Se bastasse solo l’apporto di Giuseppe
Damato (che sta disputando una stagione semplicemente straordinaria),
questa compagine occuperebbe, sin dalla prima giornata di questo
fascinoso Campionato, un gradino particolarmente alto in classifica!

mercoledì 5 Dicembre 2018

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