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Tennistavolo, l’Acsi Onmic Barletta cerca stabilità finanziaria

Cosimo Sguera
"Dopo ben 37 anni di ininterrotta e gloriosa attività agonistica sia a livello nazionale che regionale,il nostro sodalizio non puo' e non deve continuare a versare in precarie condizioni economiche"
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La stagione estiva, periodo di meritato relax per gran parte delle discipline sportive, prevede pochissime “soste balneari” per il tennistavolo che, nel trimestre caliente,riserva maggiore importanza all’attivita’ agonistica individuale ( sia in ambito nazionale che regionale).

Approfittando di uno dei pochissimi “stop agonistici”, la Polisportiva Dilettantistica ACSI ONMIC Barletta, che lo scorso 3 luglio ha festeggiato il suo trentasettesimo genetliaco, ha focalizzato l’attenzione sulla propria condizione economica.

Il quadro emerso da un’accuratissima analisi dei “conti societari” non e’ drammatico ma inequivocabilmente preoccupante.Nello specifico, il bilancio societario e’ perfettamente in ordine ma il dato allarmante e’, senza ombra di dubbio, rappresentato da un consistente calo delle entrate. Dal 2004, ovvero da 14 anni, l’Ottica Lamusta sostiene, con un investimento puntuale e corposo ( considerando che trattasi di un esercizio commerciale e non di un’industria ), l’intera attivita’ societaria che, e’ opportuno ribadire, viene espletata su tutto il territorio nazionale.

A seguito della crisi economica che ha “messo in ginocchio” le attivita’ commerciali, negli ultimi 5 anni l’Ottica Lamusta si e’ vista costretta a “ridimensionare” la propria elargizione a favore del sodalizio barlettano e, nella stagione appena conclusasi, l’azienda Terrapulia e’ intervenuta in qualita’ di “provvidenziale benefattore”. Il binomio Terrapulia – Lamusta si e’ rivelato una sorta di “ancora di salvezza” ed e’ stato assolutamente gratificato dai sorprendenti risultati che il sodalizio barlettano ha conseguito,tanto nell’attivita’ a squadre (4° posto in C1 nazionale, 1° e 2° posto in serie regionale D1) quanto in quella individuale ( 1° posto nel Torneo Nazionale Open a Vieste, ottavi di finale ai Campionati Italiani Individuali di Quinta Categoria a Terni, medaglia d’argento ai Campionati Regionali Juniores a Casamassima).

Cio’ nonostante, la stasi economica che vive la societa’ pongistica barlettana per ” l’assenza ingiustificata” di qualsivoglia contributo pubblico desta seria preoccupazione ed impedisce una serena programmazione dell’attivita’.

” Dopo ben 37 anni di ininterrotta e gloriosa attivita’ agonistica sia a livello nazionale che regionale,il nostro sodalizio non puo’ e non deve continuare a versare in precarie condizioni economiche.Le nostre difficolta’ mai sono state causate da una dissennata gestione dell’attivita’, mai sono state provocate dall’insensata presunzione di potere fruire delle stesse risorse destinate a sports acclarati come calcio e basket , mai sono state generate dall’interesse personale di una dirigenza societaria che (nei periodi piu’ critici) non ha esitato ad autotassarsi pur di “mettere in sicurezza” la realta’ sportiva e la sanissima passione che la anima da oltre un terzo di secolo. Qualcuno si chiedera’ : cosa impedisce al club pongistico barlettano di PENSARE IN GRANDE e di investire consistenti somme di denaro nella formazione delle giovani leve?

Eccovi la risposta: fino a quando le istituzioni “latiteranno”, fino a quando l’imprenditoria locale ci continuera’ ad ignorare (temendo che una sponsorizzazione per il tennistavolo abbia gli stessi costi spropositati da sostenere per il calcio), fino a quando il tennistavolo continuera’ ad essere considerato da politici ed imprenditori alla stessa stregua di un volgare passatempo, il sodalizio barlettano continuera’ a conseguire prestigiosi risultati sia in campo nazionale che regionale e vivra’, al tempo stesso,nel terrore di dovere interrompere bruscamente la propria attivita’.

Al fine di scongiurare questo rischio che incombe su di noi come la spada di Damocle, rivolgo un accorato appello al neo – sindaco di Barletta, dott. Mino Cannito, confido nella sua proverbiale sensibilita’ affinche’ ci aiuti tempestivamente nell’individuazione di qualche benefattore, disposto a sposare il nostro progetto per un lungo periodo.
Ribadisco: l’attivita’ di tennistavolo (sia agonistica che ricreativa) non ha costi proibitivi ma un ottico come il sottoscritto non e’ piu’ in grado di supportarla da solo.L’intervento di Nicola Piazzolla, titolare dell’azienda Terrapulia, e’ stato una sorta di “ancora di salvezza” ma anche gli sforzi congiunti non sono piu’ sufficienti.Un sodalizio, quello pongistico barlettano, che ha scritto la storia dello sport nazionale, regionale e comunale merita, senza esitazione alcuna, la concreta ed urgente attenzione da parte delle istituzioni”. Questo il commento di Maurizio Lamusta, vice – presidente del club barlettano.

In ben 37 stagioni agonistiche la Polisportiva ACSI ONMIC Barletta ha avuto i mezzi tecnici per vincere le sfide piu’ insidiose.Per sconfiggere quest’ultimo avversario che nulla ha di sportivo, e’ di vitale importanza l’intervento di tutti!

domenica 8 Luglio 2018

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