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La “vocazione turistica” di Barletta: finora un’idea superficiale

La Redazione
Per il turismo appunto, servono le stesse idee e gli stessi progetti che sono necessari per riprendere lo sviluppo dell'economia barlettana nel suo complesso
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Da anni, almeno da quando si è conclusa la parabola della Barletta cuore del TAC (tessile-abbigliamento-calzaturiero), si sente discutere della “vocazione turistica” di Barletta. Di solito, specie se a farlo è un politico e se lo si fa durante una campagna elettorale, si pretende che questa sia una vocazione naturale, si citano la litoranea e/o il patrimonio storico-artistico come risorse necessarie e sufficienti per lanciare il turismo come settore centrale della economia cittadina.
Si tratta, con tutta evidenza, di una idea superficiale, poiché avere uno splendido e lunghissimo lungomare, o poter vantare chiese e palazzi di pregio, può essere una fortuna per i cittadini di una città, ma non necessariamente condurre forestieri a spendere tempo e denaro dentro i confini di quella stessa città.

Sono sempre stato convinto che invece, per sostenere questo segmento (piccolo o medio o grande che sia), il turismo appunto, servano le stesse idee e gli stessi progetti che sono necessari per riprendere lo sviluppo dell’economia barlettana nel suo complesso. In un mio precedente intervento, apparso su alcune testate web, spiegavo, mappa alla mano, la necessità di una ZTL nel centro cittadino. Un provvedimento che, non è un caso, è stato ovunque il primo passo verso l'apertura dei centri storici a numeri importanti di turisti forestieri o stranieri. “Barletta ricettiva”, attraverso il suo portavoce Raffaele Rizzi, qualche giorno fa ha parlato proprio di ZTL e della necessità di sostenere questo provvedimento attraverso la realizzazione di parcheggi a pagamento ai confini della stessa zona. Non posso che essere d'accordo, come non posso che essere d'accordo con la richiesta di potenziare l'illuminazione pubblica: specie in alcune strade del centro e del centro storico abbiamo una illuminazione assolutamente inadeguata (l'ultima programmazione seria sul tema, poi abbandonata, risale alla seconda amministrazione Salerno). Nuovamente ciò che, secondo Barletta ricettiva, è necessario per lo sviluppo e il sostegno al settore turistico, è ugualmente necessario per lo sviluppo e il sostegno a qualsiasi ambito della vita economica locale. Lo stesso si può dire per il potenziamento del trasporto collettivo pubblico e privato: tanto le navette quanto i taxi sono elementi fondamentali. Segnano un territorio, marcano una identità, sono funzionali in un doppio senso: favorire la mobilità e ridurre il sovraccarico prodotto dalle auto dei privati. Sono richieste facilmente attuabili, a patto di incontrare poi nelle amministrazioni pubbliche chi sappia progettare e chi sappia intercettare opportunità di finanziamento. Tra operatori del turismo e attori della vita produttiva occorre costruire una alleanza stabile, una comunanza di visione di medio e lungo periodo, nella consapevolezza di avere gli stessi bisogni e di poter offrire risposte comuni per il presente e il futuro di Barletta.

 
Ing. Franco Dimiccoli
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

martedì 11 Gennaio 2022

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