Spettacolo

Sanremo 2019, Barletta presente in sala stampa: i retroscena del Festival

Cosimo Giuseppe Pastore
Sanremo chiude in polemica dopo la vittoria di Mahmood, non digerita da Ultimo, scagliatosi contro i giornalisti: Giacomo Caporusso c'era e ci racconta i retroscena del Festival
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Se durante la settimana sanremese, la più nazional-popolare dell’anno, gli applausi sono scontati, le polemiche, per quanto frequenti, sono sempre imprevedibili. Così, questa edizione più delle altre si è chiusa in una rivolta generale, schierando gran parte del pubblico contro le giurie (giuria di qualità e sala stampa) che, come è noto, hanno letteralmente ribaltato la classifica finale, premiando l’innovazione e l’originalità di “Soldi”, il brano di Mahmood (terzo per il televoto con il 14,1% dei voti), a discapito del vincitore annunciato, sin da tempi non sospetti, Ultimo (primo per il televoto con il 46,5% dei voti).

È di queste ore, inoltre, la notizia della partecipazione di Mahmood all’Eurovision Song Contest, in programma dal 14 al 18 maggio a Tel Aviv, in Israele. L’artista, infatti, dopo l’inaspettata vittoria si è riservato del tempo prima di confermare la sua partecipazione, utile a discutere con il suo staff. “Soldi”, allora, storia di una difficile relazione padre-figlio, sarà la canzone che rappresenterà l’Italia in Europa.

I fatti

«Per ogni serata la sala stampa ha selezionato quattro canzoni – ci ha spiegato il giornalista barlettano Giacomo Caporusso, unico esponente della Bat in sala stampa e inviato speciale, a Sanremo, per Radio Gamma – Le mie preferenze sono state per Ultimo, Mahmood, Loredana Bertè e Irama. Sabato, dopo la classifica generale, sono state riaperte le procedure di voto per tutte le giurie. A quel punto gran parte della sala stampa, me compreso, ha votato Mahmood».

Accade così che il 23enne romano, sul secondo gradino del podio, ha deciso di sparare ad altezza d’uomo sui giornalisti, rei di aver svolto il proprio lavoro e di aver espresso un giudizio non in linea con quello del pubblico. Ne è seguito un repentino ritorno a casa, disertando gli scatti di rito, la partecipazione a Domenica In e la presenza a varie interviste, tra le quali quella programmata con Fiorello su Radio Dj, salvo poi essere ritornato sui suoi passi.

Ultimo contro i giornalisti: le impressioni in sala stampa

«Voi avete questa settimana per sentirvi importanti e dovete sempre rompere il c…o»: ha esordito così Ultimo durante la conferenza stampa seguente alla vittoria di Mahmood, dimostrando di non aver ben digerito il secondo posto e arrogandosi il diritto di contestare un regolamento che prevede tre giurie. Ricordiamo che il solo televoto, nel passato, ha causato proteste perché regalava la vittoria a ragazzi appena usciti dai talent show. Emblematico, a tal proposito, il podio del 2010 (Valerio Scanu, il Principe Filiberto con Pupo e Marco Mengoni) che indusse l’orchestra a lanciare per aria gli spartiti, in protesta ad un meccanismo che non premiava la qualità, bensì il personaggio. Ecco, Sanremo non è un talent show.

Ma qual è stata l’aria in sala stampa durante la settimana del Festival e dopo le dichiarazioni di Ultimo?

«La sala stampa Lucio Dalla ha sempre lavorato in un clima molto tranquillo e disteso» ha precisato Giacomo Caporusso, segnalando come non ci fosse stato nessun “complotto” o “boicottaggio politico”: «La Bertè avrebbe potuto tranquillamente vincere, così come “I miei Particolari”, la canzone di Ultimo che era molto bella e sanremese. Anche gli outsider Mahmood e Irama, tuttavia, avevano buone possibilità».

Insomma, un equilibrio e un rispetto per il lavoro degli artisti in gara che sarebbe stato rotto, proprio dalle infelici dichiarazioni di Ultimo: «La goccia che ha fatto traboccare questo equilibrio – ha proseguito Caporusso – è stato l’atteggiamento di Ultimo, che ha completamente snobbato la sala stampa, annullando le due conferenze stampa, senza nessuna spiegazione».

Interviste e curiosità

Dietro le polemiche, in ogni caso, c’è una settimana molto intensa per cantanti, addetti ai lavori e giornalisti. Un frullatore nel quale si è piacevolmente immerso il nostro Giacomo: «Da buon pugliese ho portato con me del sano divertimento in sala stampa. Come inviato di radio Gamma, con il mio compagno di viaggio Angelino Dj, il mio compito è stato quello di confezionare, quotidianamente, tre servizi da 15 minuti durante il giorno. A questo si aggiungeva la programmazione serale. Dalle ore 19:00 alle ore 20:00, infatti, abbiamo lavorato ad una versione estesa del programma “Speciale Sanremo” con curiosità, interviste e anticipazioni sulla 69° edizione del Festival della canzone italiana».

Tra le varie interviste, anche quella ai foggiani Pio e Amedeo, la coppia che ha tenuto il palco dell’Ariston tra stupore e risate: «Tutti gli artisti sono stati molto disponibili e rispettosi degli orari. Però devo ringraziare i nostri pugliesi Pio e Amedeo che, nonostante il successo in ascolti del loro intervento al Festival, hanno rilasciato un’intervista molto divertente».

mercoledì 13 Febbraio 2019

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