Spettacolo

“Peachum. Un’opera da tre soldi”, Rocco Papaleo in scena al Teatro Curci

Giacomo Caporusso
Con temi universali come l'amore, l'odio, le complicate dinamiche tra padre e figlia, il vero valore dell'amicizia e la decadenza di una società
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Non ha deluso il primo dei tre appuntamenti con "Peachum. Un'opera da tre soldi" che sarà in scena ancora sabato e domenica  al Teatro Curci di Barletta.
Uno spettacolo che tocca tantissimi temi universali come l'amore, l'odio, le complicate dinamiche tra padre e figlia, il vero valore dell’amicizia e la decadenza di una società abitata da esseri umani sempre più individualisti, meschini e corruttibili. Un mondo attuale non distante dalla società raccontata da Brecht. Sul palco con Rocco Papaleo e Fausto Paravidino, uno dei drammaturghi contemporanei più rappresentati in Europa.

Una rappresentazione tragica sofferta , ma che spesso è volontariamente scivolata nella leggerezza e nell'ironia. Un marchio di fabbrica tramandato da Brecht secondo cui lo spettatore non deve immedesimarsi nella storia, anzi viene  invitato a tenere una distanza critica per riflettere su quello che si vede in scena. Una trasposizione  ben orchestrata  e  curata nei minimi dettagli con le musiche  dal vivo, delle chitarre elettriche , i costumi , le luci ed una sceneggiatura molto ben studiata.
Rocco Papaleo interpreta Peachum, una figura del nostro tempo, ossessionato e manovrato dal Dio denaro, e che per esso è disposto a tutto pur di riprendersi la figlia che inizia una storia d amore con il violento malvivente Mickey (Fausto Paravidino). Un nazista accusato di aver tagliato la gola ad un extracomunitario intento a  vendere borse vere ma spacciate per  false che proprio Peachum gli aveva dato per rifornire la bassa borghesia. Una storia che diventa sempre più ingarbugliata e che porterà Polly, interpretata da una bravissima Romina Colbasso, a vomitare tutto il suo malessere nei confronti del padre. molto toccante la scena in cui Polly ricorda l’amore del padre nel mantenere in equilibrio la bici quando era bambina, e che quella mano che teneva il sellino non serviva ad aiutarla nelle prime pedalate, ma tenerla stretta a sè come fosse una sua proprietà. La piece teatrale messa in scena in un unico atto  scorre molto veloce così tra scene truculente e sparatorie, momenti di prosa e momenti musicali, dramma e ironia, ci rendiamo conto che il mondo di Brecht non è poi così lontano dal nostro.

sabato 15 Gennaio 2022

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