Spettacolo

“Cinema tra Sabbia e Stelle”: “Sacco e Vanzetti” di Montaldo per “Emigrazioni e ingiustizie”

La Redazione
Ospite il prof. Ugo Villani
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Il Cinema tra Sabbia e Stelle in corso a Barletta al Lido I Ribelli dedica una serata al regista Giuliano Montaldo (70 anni di carriera) e alla sua opera Sacco e Vanzetti”, considerata una delle più celebri e importanti del nostro cinema.

Lunedì 2 agosto la proiezione del film sarà preceduta alle ore 19.30 dall’incontro “Emigrazioni e ingiustizie” con il Prof. Ugo Villani Emerito di Diritto Internazionale nell’Università degli Studi Aldo Moro di Bari. L’evento, inserito nella rassegna “Cinema e Libri tra Sabbia e Stelle”, sarà moderato dalla giornalista Floriana Tolve.

Risale a cinquant’anni fa, esattamente al 16 marzo 1971, la prima nelle sale italiane di “Sacco e Vanzetti” di Giuliano Montaldo. A ottobre, la pellicola uscì nei cinema statunitensi.

Il film è una storia di ingiustizia e di politica. Parla di due anarchici italiani, Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, emigrati negli Stati Uniti agli inizi del Novecento e uccisi da innocenti sulla sedia elettrica il 23 agosto 1927 nel penitenziario di Boston.

Nicola Sacco (pugliese di Torremaggiore 22 aprile 1891) era operaio in una fabbrica di scarpe. Bartolomeo Vanzetti (piemontese di Villafalletto 11 giugno 1888) aveva una rivendita di pesce. Entrambi erano attivisti nei movimenti per la difesa del lavoro e per la libertà degli anarchici. Il 23 agosto del 1927 nel penitenziario di Charlestown, presso Dedham, Boston, gli emigrati italiani anarchici furono condannati a morte sulla sedia elettrica: accusati di rapina e duplice omicidio di un contabile e di un sorvegliante del calzaturificio “Slater and Morrill” di South Braintree.

In poche settimane persone comuni, celebri intellettuali come Shaw, Einstein, Russell si ribellarono ad una sentenza fin troppo sbrigativa che risentiva dei “doppi” pregiudizi nei confronti sia degli anarchici che della comunità italiana presente negli Stati Uniti, ritenuta composta da “poco di buono”. Il mondo intero manifestò per la loro innocenza chiedendo un nuovo processo. Benito Mussolini indusse ambasciatore e console italiani ad operare pressioni presso le autorità statunitensi per ottenere la revisione del processo e la grazia per i due anarchici. Un mese prima dell’esecuzione lo stesso Mussolini si attivò nuovamente ma dopo sei anni di inchieste, un lungo processo “farsa” e infinite attese Sacco e Vanzetti furono condannati alla sedia elettrica.

C’erano già stati diversi tentativi di raccontare la terribile vicenda di Nick e Bart, ma fu solo con il film di Montaldo che i due anarchici divennero popolari nella cultura di massa e i ragazzi di tutto il mondo chiesero che il tempo mettesse mano a quella ingiustizia.

Montaldo fu letteralmente scosso dalla pièce teatrale “Sacco e Vanzetti” di Giancarlo Sbragia in cui fra gli interpreti vi erano Volontè nei panni di Sacco e Cucciolla in quelli di Medeiros il vero colpevole dei fatti attribuiti ai due italiani.

Il regista decise di portare la storia sul grande schermo con una eccezionale sceneggiatura firmata dallo stesso Montaldo, da Fabrizio Onofri e Ottavio Jemma, con l’interpretazione magistrale di Gian Maria Volontè (Bartolomeo Vanzetti) e Riccardo Cucciolla (Nicola Sacco). Eccellente anche la prova attoriale di Rosanna Fratello (moglie di Sacco). Straordinario l’apporto di Ennio Morricone che compose la colonna sonora e la famosa ballata di Joan Baez, divenuta un inno generazionale per i diritti umani. Il film fu una pietra miliare, un manifesto contro tutte le prepotenze.

Il barese Riccardo Cucciolla fu premiato come miglior attore protagonista sia al Festival di Cannes nel 1971 che al Nastro d’Argento nel 1972. Sempre a Taormina nel 72 riconoscimenti per la sanseverese Rosanna Fratello (miglior attrice esordiente) ed Ennio Morricone (migliore colonna sonora).  

E il 23 agosto 1977, 50 anni dopo l’esecuzione, il governatore del Massachusetts, il democristiano Michael Dukakis (poi candidato alla presidenza degli Stati Uniti) in un pubblico proclama affermò “Io dichiaro che ogni stigma e ogni onta vengano per sempre cancellati dai nomi di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti”.

Montaldo fu invitato alla cerimonia di riabilitazione. Con il successo internazionale della sua opera ha avuto la capacità di saper scuotere ulteriormente le coscienze. “Il film è la storia di due emigranti che lottano per il riconoscimento dei loro diritti” ha sempre dichiarato il regista. Di qui il tema dell’incontro “Emigrazioni e ingiustizie” inserito nel calendario degli eventi.

La rassegna Cinema e Libri tra Sabbia e Stelle a cura di Cinema 80 – Multisala Paolillo è in collaborazione con l’Associazione Il Presidio del Libro di Barletta, con il patrocinio del Comune nell’ambito del programma dell’estate barlettana “Si va in scena”.

Gli incontri cinematografici sono gratuiti. Per prescrizione Covid-19, all’ingresso sarà necessario lasciare nominativo e recapito telefonico.

Si richiede prenotazione ovvero acquisto on line per le proiezioni a pagamento sul sito: www.cinemapaolillo.it  In difetto, per prescrizione Covid-19, all’ingresso sarà necessario lasciare nominativo e recapito telefonico.

 

 

 

 

domenica 1 Agosto 2021

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Ruggiero Digiovanni
Ruggiero Digiovanni
2 anni fa

Un Gran Bel Film con Atto ri dall' interpretazione da far accapponare la pelle da come hanno denunciato l' INGIUSTIZIA Storia Vera di quando la Legge è INGIUSTA!.