Politica

Protesta al cimitero, Forza Italia: “L’assenza di confronto con l’amministrazione esaspera i toni”

La Redazione
"Il confronto richiesto prima della chiusura purtroppo non è mai stato concesso"
scrivi un commento 1653

“Un manifesto dai toni inopportuni e non condivisibili, fortunatamente subito rimosso, dal quale prendiamo le distanze con decisione, non può tuttavia oscurare i contenuti di una protesta pacifica, più che legittima, che ha fatto seguito alla richiesta di un sereno confronto con l’amministrazione, purtroppo mai concesso. Negando così le basi stesse della dialettica politica, che è ascolto e confronto, necessari per individuare le migliori soluzioni ai problemi nell’interesse collettivo”. E’ il commento di Forza Italia Barletta e Scelta Popolare, nelle persone di Giovanni Ceto, Marcello Lanotte e Pierpaolo Grimaldi a quanto accaduto questa mattina davanti al cimitero.

“Persino questa mattina, nel piazzale antistante un luogo sacro come il cimitero, non si è stati capaci di evitare un violento scontro verbale, per colpa di un sindaco che non tollera alcuna forma di dissenso civile e democratico. E quando ripetutamente i cittadini sono aggrediti dalla presunzione di chi pensa di essere depositario della verità e onnipotente, il cortocircuito diventa purtroppo quasi inevitabile.

Non possiamo perciò tacere sulla gravità di quanto accaduto questa mattina fuori dal cimitero di Barletta, inaccessibile al pubblico da giorni. Cittadini e operatori del settore, dai marmisti ai fiorai, si sono dati appuntamento per manifestare contrarietà a una decisione così drastica e avviare un confronto su possibili soluzioni alternative. Un modus operandi che si è reso necessario per l’insofferenza di essere descritti come una città in guerra: in pochi giorni persino i TG nazionali si sono occupati di Barletta, per il presidio sanitario della Marina militare e per la chiusura del cimitero, provvedimenti abbastanza rari in tutta Italia ma che qui da noi servono soprattutto a porre rimedio temporaneo a lacune croniche, di cui tutta la politica è responsabile, ma che certamente non sono figlie dell’emergenza COVID-19. Purtroppo però il sindaco ormai da tempo è sordo al confronto e oppone come unica argomentazione la propria arroganza a chi si permette di esprimere idee diverse dalle sue. La motivazione alla base della sua ordinanza di chiusura sarebbe l’impennata di decessi registrata nel mese di novembre; premesso che i numeri non mentono e l’incremento è in effetti reale, ciò non giustifica la chiusura totale di un’area di vaste dimensioni e accessibile da numerosi ingressi. Un’adeguata organizzazione e distribuzione degli accessi, con controlli della polizia municipale, sarebbe sufficiente a evitare ipotetici assembramenti. Il peccato originale che si finge di non vedere è proprio la disorganizzazione cronica del nostro cimitero, inadeguato persino a reggere l’urto di pochi decessi quotidiani in più rispetto all’ordinario. Abbiamo proposte concrete e serie, ma che, purtroppo, non riusciamo ad esternare nelle occasioni che il Sindaco organizza, cioè riunioni aperte al mondo intero che si trasformano in uno sfogatoio, invece di essere un’opportunità di confronto su leggi e regolamenti e non su proposte fumose. Se il Sindaco vorrà, noi ci saremo, ma in luoghi istituzionali e non in assemblee fini a sé stesse”, concludono.

domenica 29 Novembre 2020

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Giuseppe Capurso
Giuseppe Capurso
3 anni fa

Ma ve la volete prendere con i morti che non hanno nessuna colpa. Eppure è tutto regolare, la legge è stata ottemperata in pieno, perchè i morti hanno la distanza sociale, i vivi portano la mascherina, per quanto concerne l'affluenza, la ” crianza si fa solo nel periodo della prima settimana di novembre “, quest'anno non vi è stato lo struscio che si perpetra ogni anno con grandi mazzi di fiori, vestiti sgargianti, saluti a tutti, poi durante l'anno non si vede una anima viva, sono tutte anime morte. Il problema dell'inquinamento pesticida epidemico sono i trasporti (gli studenti) ma vige la legge a tutti i livelli ” NON E' DI MIA COMPETENZA “, lo chiederemo alla ministra della sanità che vuole aprire le scuole dopo le ferie natalizie. CHE CENTRA IL CIMITERO !!!!!!!!!!!!