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Porto di Barletta, 20 milioni dal MIT. Il sen. Damiani (FI): “Risultato storico per il territorio”

La Redazione
"Sono contento se anche altri si rallegrano per il risultato, ma le carte sono qui a testimoniare con nomi e date chi ha curato e seguito in prima persona fin dall'inizio tutto il percorso"
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Un obiettivo inseguito con tenacia e perseveranza, un
treno che Barletta e il territorio non potevano permettersi di perdere.
Questa mattina il senatore di Forza Italia Dario Damiani ha incontrato
la stampa per illustrare nel dettaglio il decreto del Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti
che ieri ha assegnato al porto di
Barletta 20 milioni di euro, riconoscendo ammissibili a finanziamento i
lavori per l’allungamento dei moli foranei e il dragaggio del fondale
.

La cronistoria di questo risultato, definito “storico” poiché da decenni
si attendeva un provvedimento che mettesse nero su bianco la
disponibilità dei fondi necessari,
parte da un impegno assunto dal sen.
Damiani con la sua città fin dall’inizio della legislatura, ma ha subito
un’accelerazione in seguito allo stanziamento di 5 milioni di euro per
il porto di Barletta nella legge di bilancio 2020, su emendamento dello
stesso senatore azzurro.

“Nel mese di maggio scorso
mi sono recato al MIT, dove ho illustrato il progetto degli interventi
da realizzare nel porto di Barletta, nonché l’immediata disponibilità di
5 milioni di euro. Ho ricevuto un riscontro molto positivo e
rassicurazioni sulla rapida conclusione dell’iter – spiega il sen.
Damiani – Infatti proprio ieri, dopo aver acquisito il parere della
Conferenza unificata Stato – Regioni, il ministero ha deliberato
includendo il porto di Barletta tra i lavori finanziabili, nell’ambito
di un elenco di opere infrastrutturali nazionali ritenute prioritarie”.

La
riqualificazione dello scalo barlettano “porterà benefici non solo alla
città ma a tutto il territorio di riferimento. Inoltre, la revisione
della fruizione commerciale sarà di sicuro un buon punto di partenza per
pensare anche a una ulteriore funzione turistica del porto” ha
dichiarato il sen. Damiani. In merito ai tempi di realizzazione, “non
posso azzardare date precise, ma si tratta di fondi della programmazione
2020-2022, per cui necessariamente vanno spesi in questo arco di tempo.
Pertanto, ho già contattato telefonicamente ieri sera il presidente
dell’Autorità di Sistema portuale del Mar Adriatico Meridionale, Ugo
Patroni Griffi, che incontrerò quanto prima”.

Nel dettaglio,
l’intervento prevede il prolungamento di entrambi i moli foranei
delimitanti l’imboccatura del porto, finalizzato al miglioramento della
funzionalità del bacino portuale e in particolare alla riduzione
dell’apporto verso l’interno del materiale solido trasportato dalle
correnti costiere. Inoltre, prevede l’approfondimento del fondale sino
alla profondità prevista dal vigente Piano Regolatore Portuale, pari a
m. 9,50, per rendere efficace e duraturo nei decenni l’approfondimento
dei fondali che consentirebbe di far scalare nel porto navi sino a
15/18.000 tonnellate.

Considerazione finale sulla
“paternità” di questo importante obiettivo raggiunto: “Sono contento se
anche altri si rallegrano per il risultato, ma le carte sono qui a
testimoniare con nomi e date chi ha curato e seguito in prima persona
fin dall’inizio tutto il percorso. Il resto è propaganda da campagna
elettorale”.

venerdì 7 Agosto 2020

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Gino Seccia
Gino Seccia
3 anni fa

Prima un articolo di Caracciolo che scrive merito suo, poi articolo di Mennea che scrive altre tanto e infine arriva Damiani . Ma insomma può essere che è stato Piripicchio a far arrivare quei soldi per il porto?????????????????????