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Movida selvaggia, il consigliere Mennea: “Comprendere meglio le cause”

La Redazione
"Come mai l'amministrazione comunale non riesce a disciplinare correttamente il traffico pedonale nel centro storico?"
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«Definire i nostri ragazzi imbecilli non è certamente un linguaggio consono a un rappresentate delle istituzioni. Accusare i giovani senza aver approfondito le cause per le quali si corre spesso il rischio di assembramento in prossimità dei locali, mi sembra avventato. Ho l’impressione si tratti di un forte senso di protagonismo». Lo dichiara Ruggiero Mennea, consigliere regionale e capogruppo del PD al consiglio comunale, riferendosi al post lanciato dalla senatrice Licia Ronzulli, scritto a seguito di una passeggiata pomeridiana con il vicesindaco di Barletta.

«Durante la sua “escursione” avrebbe potuto approfittare della presenza del vicesindaco Marcello Lanotte per chiedere come mai l’amministrazione comunale non riesce a disciplinare correttamente il traffico pedonale nel centro storico. Avrebbe potuto chiedere a lui come mai non sono stati aiutati gli esercenti dei locali a evitare gli affollamenti. Non spetta di certo ai giovani ma alle istituzioni mantenere l’ordine pubblico. Per fare la ramanzina occorre dare il buono esempio. Ho avuto infatti modo di guardare il video-appello della senatrice Ronzulli. Mentre è vicina al bancone di un locale del centro storico di Barletta, dispensa accuse senza mascherina».

«Prima di insegnare le corrette regole, dovrebbe metterle in pratica – conclude il consigliere Mennea. Prima di inveire contro i ragazzi e i gestori dei pub dovrebbe comprendere meglio le problematiche che questi ultimi vivono quotidianamente. Tutte domande che avrebbe potuto rivolgere a suoi accompagnatori. Visto che l’etimologia della parola imbecille rimarca il concetto di debolezza, forse sarebbe stato più indicato attribuirlo a questi».

martedì 26 Maggio 2020

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Felice Mastronzo
Felice Mastronzo
3 anni fa

La Ronzulli accusa i giovani di imbecillità. Mennea invita ad approfondire le cause dell'assembramento. Ma possibile che nessuno si chiede che cosa ci stavano a fare le forze dell'ordine in mezzo alla movida? Possibile che a nessuno sia venuto in mente di approntare un banchetto informativo sul covid 19 in mezzo a quella movida? Possibile che a nessuno venga in mente che data la crisi economica i gestori dei locali pubblici sono disposti anche a correre il rischio corona virus pur di riuscire a portare il pane a casa? Possibile che dalla bocca dei nostri politici escano solo parole prive di senso civico e pratico? O tempora o mores!

Franco
Franco
3 anni fa

La,movida ha solo messo in luce quello che si sapeva da tempo: l'assurdità di alcune norme, la loro incostituzionalità e inutilità e soprattutto l'impossibilità di mantenerle a lungo.

Massimo
Massimo
3 anni fa

Non si tratta di essere protagonisti, ma di avere la testa sotto la sabbia come gli struzzi. Non è possibile minimizzare l'esistenza di assembramenti presso bar e pizzerie del centro storico cittadino barlettano. Per non parlare di alcuni esercizi commerciali, che – per mia esperienza diretta – non hanno neppure distanziato i tavoli, rispetto al loro posizionamento ante corona virus.

Marco
Marco
3 anni fa

Non è la movida ad essere per “imbecilli” ma i divieti ad essere assurdi e inapplicabili. Si vuole solo mantenere il clima di paura prevedendo, come fa il prof Lopalco, i esistenti nuovi contagi.

savino
savino
3 anni fa

Il coraggio non mi manca, è la paura che mi frega, diceva Totò. Oggi la paura è diventata paranoia, PANICO, e il panico paralizza l'uomo, lo immobilizza, lo rende fermo, questa è la psicosi da coronavirus, questo è quello che vogliono quelli che parlano a cap…. far diventare la psicosi nell'uomo,globale, paranoia, panico.