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Turismo nella Bat, M5S: «Enorme potenziale, ma bisogna risolvere le problematiche ambientali»

La Redazione
Di Bari e D'Ambrosio: «Di certo restare ogni anno col fiato sospeso, in attesa dei risultati delle analisi delle acque di balneazione dei depuratori e di fiumi e torrenti che poi vanno a mare non aiuta»
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«La provincia BAT ha un enorme potenziale turistico e meriterebbe di realizzare il ‘tutto esaurito’ come avviene in altre zone della Puglia. Per fare questo la politica locale deve lavorare per risolvere le problematiche che da tempo affliggono il nostro territorio: di certo restare ogni anno col fiato sospeso, in attesa dei risultati delle analisi delle acque di balneazione dei depuratori e di fiumi e torrenti che poi vanno a mare non aiuta e testimonia la visione miope della politica locale”» Lo dichiarano la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Grazia Di Bari e il portavoce alla Camera Giuseppe D’Ambrosio.

«La provincia BAT – continuano – ha strutture ricettive, enogastronomiche e per il tempo libero, di alto livello. Quanto già offerto dalle città sulla costa ben si integrerebbe con l’entroterra, ad esempio passando da Canne della Battaglia alla storia antica di Canosa, dalla “immagine da cartolina” di Minervino fino a Castel del Monte, quindi nel vivo del Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Questa è la nostra visione ed è in questa direzione che si è sviluppata, in questi anni, la nostra azione politica. Purtroppo però nel tempo la questione ambientale è stata affrontata in maniera emergenziale da Comuni e Regione con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti, come dimostra anche l’aria irrespirabile in questi giorni a Barletta. Solo l’ultimo di una serie di episodi».

È del 19 agosto l’ordinanza firmata dal Sindaco di Margherita di Savoia che, in relazione alla foce del canale “Carmosina”, dispone lo “sbarramento del deflusso delle acque putride e contenenti sostanze schiumose nel mare nel periodo balneare…”. A Barletta, con i 7,5 milioni di euro messi a disposizione dal Ministero dell’Ambiente, dovrà essere definitivamente risolta la questione del Canale H, come si spera sia definitivamente risolta anche l’altra criticità ambientale nella zona industriale della città. A Trani si sta procedendo con la progettazione di un impianto di affinamento, con relativa rete di distribuzione, per l’utilizzo delle acque reflue del depuratore tranese in agricoltura, con circa 8 milioni di euro della Regione Puglia. Una notizia apparentemente positiva, ma che non rassicura i pentastellati, perché ricordano «ad Andria esiste da anni un impianto simile, per affinare le acque in uscita dal depuratore, ma non è entrato mai in funzione, tanto che è stato necessario rivolgersi alla Magistratura. Nel frattempo il refluo del depuratore andriese arriva, tramite il canale Ciappetta-Camaggio, in località Ariscianne a Barletta». A Bisceglie, infine, vi è la problematica di Torre Calderina.

«Per consentire a tutta la Provincia di Barletta – Andria – Trani – incalzano i cinquestelle – di poter esprimere pienamente la propria vocazione turistica, con relativa ricaduta positiva sull’occupazione anche dei nostri giovani, sono queste alcune tra le principali questioni da risolvere. Essendo la nostra una visione a 360°, ovviamente continueremo a contrapporci a quei politici locali che immaginano il potenziamento della tratta ferroviaria coma la Barletta – Canosa – Minervino – Spinazzola non per fini turistici ma per trasportare rifiuti, o a batterci strenuamente contro coloro i quali non comprendono come il potenziamento dei presidi delle Forze dell’Ordine o il mantenimento di un’offerta sanitaria di eccellenza, abbiano una ricaduta positiva anche sull’incremento della presenza turistica».

martedì 20 Agosto 2019

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