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Emergenza carcere di Trani, interrogazione del sen. Damiani al ministro della Giustizia

La Redazione
"Non vi sono ostacoli tecnico-logistici all'utilizzo del nuovo padiglione, ma solo ritardi burocratici dovuti a questioni sorte fra il Ministero e la ditta esecutrice dei lavori"
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Un padiglione
nuovo con una capienza di 200 posti, ultimato e collaudato ma

rimasto finora inutilizzato, mentre nel resto della struttura
carceraria il sovraffollamento determina una situazione di emergenza
igienico-sanitaria. E’ quanto accade nella Casa Circondariale di Trani,
più volte oggetto di denuncia sia da parte dei sindacati che dei
detenuti.

In merito, il senatore di Forza Italia Dario Damiani ha
depositato nella giornata del 13 marzo una interrogazione al ministro
della Giustizia Alfonso Bonafede
per conoscere quali determinazioni il
Governo intenda assumere per ovviare alla situazione di grave disagio
del carcere tranese e garantirne la vivibilità.

“Non vi sono ostacoli
tecnico-logistici all’utilizzo del nuovo padiglione, ma solo ritardi
burocratici dovuti a questioni sorte fra il Ministero e la ditta
esecutrice dei lavori – evidenzia il sen. Damiani – Perciò fa specie che
non si riesca ancora a superare questa situazione, fonte di stress per i
detenuti, il cui diritto al decoro e alla dignità viene leso, ma anche
per gli addetti di Polizia penitenziaria
, costretti ad operare in
condizioni di emergenza. Da qualche giorno, per esempio, i detenuti
devono addirittura essere scortati da una sezione all’altra per poter
usufruire dei servizi igienici, con notevole aggravio delle mansioni
ordinarie per gli addetti alla sicurezza. L’auspicio è che il ministro
si occupi con priorità del caso Trani, per il quale la stampa locale in
queste ore non ha esitato a utilizzare l’espressione “celle lager”, conclude il sen. Damiani.

giovedì 14 Marzo 2019

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