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Bar.S.A. e nuovo amministratore, critico il M5S: «L’azienda non è un’associazione ambientalista»

Cosimo Giuseppe Pastore
Dopo la dura nota diffusa alla stampa dal Movimento 5 Stelle, il gruppo politico chiarisce in un'intervista esclusiva alla nostra redazione la sua posizione in merito alla nomina dell'avvocato Cianci in Bar.S.A.
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Non è certo una novità che la nomina dell’avvocato Michele Cianci ad Amministratore Unico di Bar.S.A. abbia dato una scossa agli equilibri dell’Amministrazione Cannito. La maggioranza, in verità, estromessa da qualsiasi confronto sul punto, non si è ancora espressa, forse in attesa del Consiglio monotematico sulla società municipalizzata, in calendario per il prossimo 10 dicembre, che potrebbe riservare qualche colpo di scena.

A denunciare, invece, un utilizzo strumentale delle liste civiche da parte del sindaco Cannito e una benedizione del Consigliere regionale Filippo Caracciolo sulla nomina dell’avvocato Cianci è stato il Movimento 5 Stelle, che in una nota attaccava: «Utilizzo strumentale che il sindaco continua a fare delle liste civiche della sua maggioranza, come un taxi per arrivare a Palazzo di città e poi ignorate, come dimostrano le lamentele del senatore Damiani». E poi ancora: «Che la nomina dell’avv. Cianci fosse fortemente gradita, per non dire dettata, dal consigliere regionale Caracciolo, è noto anche ai lampioni di corso Vittorio Emanuele».

Ecco i chiarimenti sulla posizione politica del Movimento 5 Stelle, nella seconda parte dell’intervista rivolta ai Consiglieri comunali Michelangelo Filannino e Giuseppe Basile (qui la prima parte).

D: L’Avvocato Michele Cianci è il nuovo amministratore unico di Bar.S.A. “Utilizzo strumentale delle liste civiche” e “dictat del Consigliere regionale Filippo Caracciolo”. Avete commentato così la nomina in una nota. Quali sono i motivi della posizione da voi assunta?

Giuseppe Basile: «Il senso di quanto abbiamo diffuso deriva da quello che vediamo quotidianamente. Il sindaco ha messo insieme una variegata coalizione, assemblando tutte le diverse anime che non erano allineate con il PD istituzionale e che erano contro il Movimento 5 Stelle. Lo ha fatto secondo noi seguendo una logica ben precisa: utilizzare queste liste civiche, che non sono altro che collettori di voti, per raggiungere lo scopo di essere eletto sindaco».

D: Quindi perché collegare la nomina dell’Avvocato Cianci al Consigliere regionale Caracciolo?

Giuseppe Basile: «Cianci è il risultato di una dinamica e ovviamente viene nominato perché non è inviso a queste figure politiche. Questa nomina è avvenuta senza nessun tipo di condivisione con la maggioranza, né tantomeno con l’opposizione. La nomina, per di più, è avvenuta il giorno dopo un Consiglio Comunale in cui si è discusso di questi temi e prima del Consiglio monotematico su Bar.S.A., vanificando in parte quello che si andrà a discutere. Si aggiunga anche la nota del Senatore Damiani, che lamentava un mancato rispetto dei patti. Mettendo insieme queste considerazioni non si arriva che ad un unico risultato: il sindaco, nonostante le sue professioni di indipendenza e di non dipendere da nessuno, sottostà ancora a queste dinamiche. Dubito che ci sia qualcuno che possa dire che questa nomina sia slegata da qualsiasi tipo di dinamica e appartenenza politica. Ben voluta da Caracciolo perché lo stesso Consigliere si è affrettato a dire che Cianci è “la persona giusta, al momento giusto, al posto giusto”, spendendosi in maniera molto aperta e concreta. Il resto della maggioranza, intanto, è in un silenzio assordante».

Michelangelo Filannino: «Il punto è che la Bar.S.A. costa tra i 15 e i 20 milioni di euro all’anno e assorbe tra i 15% e il 20% del bilancio comunale. Bar.S.A. ha sicuramente avuto una funzione di rilievo a Barletta sul piano occupazionale, quando è stata creata. La Bar.S.A. è un meccanismo che i cittadini non possono controllare, ha un suo bilancio e nel corso dell’anno nascono centinaia di spese impreviste che finiscono nel bilancio della società. Una delle vittime di questo meccanismo è il settore Manutenzioni del Comune che non esiste praticamente più. La Bar.S.A. assolve ad una serie di funzioni attraverso una S.P.A. a socio unico, il cui presidente viene scelto dal sindaco, prescindendo da un piano industriale.

Stiamo parlando di un’azienda che con il tempo ha sminuito il ruolo del Comune e dei dipendenti comunali: tutti i servizi vengono svolti da Bar.S.A: dai rifiuti a Global Service, passando per il verde pubblico, la manutenzione, le caldaie etc. Come se qualcuno avesse privatizzato il Comune e ne avesse fatto un’altra cosa. Io credo, invece, che il Comune e i dipendenti andrebbero valorizzati, perché ci sono cose che il Comune potrebbe fare meglio della Bar.S.A.

Il Sindaco ha inserito nelle linee programmatiche due obiettivi enormi: rifiuti zero e tariffazione puntuale. Cianci dovrà perseguire questi obiettivi, perciò io mi sarei aspettato che avessero chiamato qualcuno che si fosse occupato di rifiuti zero e di tariffazione puntuale in un’altra città».

D: Quindi Cianci non è l’uomo giusto al posto giusto?

Michelangelo Filannino: «Non lo so, ma la questione dei rifiuti è un problema enorme su cui dovremmo essere chiamati ad una attenzione costante, perché il problema principale dal punto di vista ambientale è proprio la gestione dei rifiuti».

D: Potrebbe essere utile per la guida di Bar.S.A. l’esperienza di Cianci nel Comitato “Operazione Aria Pulita BAT”?

Giuseppe Basile: «Cianci ha fatto la sua attività ambientale, ma bisogna fare attenzione perché non è detto che la sua esperienza in un’associazione possa essere utile per guidare una società che fattura circa 20 milioni di euro all’anno. Stiamo parlando di due cose diverse. La Bar.S.A. non è un’associazione ambientalista, ma un’azienda che si occupa di rifiuti. Ovviamente, nulla a livello personale contro l’avvocato Cianci, ma mi sarei aspettato una figura di maggior rilievo professionale, tenuto conto che ci sono stati 33 candidati».

Michelangelo Filannino: «Secondo logica, prima si decide sul da farsi, poi si scelgono le persone giuste per quella determinata operazione. Invece, è stata fatta un’operazione a contrario che noi non capiamo, ma guardiamo ai fatti, andando oltre i personalismi. La Bar.S.A. è uno dei punti principali del bilancio comunale. Personalmente penso che la Bar.S.A. dovrebbe interessarsi di rifiuti e qui c’è qualcosa da imparare: ci vuole ben altro per trasformare il rifiuto in una risorsa. In materia di rifiuti penso che il Comune dovrebbe favorire la creazione di piccole aziende, magari con dei giovani, specializzate nei vari settori merceologici, affinché non siamo noi l’immondezzaio del territorio bensì quelli che introducono buone pratiche nel settore dei rifiuti, altrimenti assisteremo solo al pavoneggiarci con questo 70% di raccolta, su cui ci sarebbero molte cose da ridire».

giovedì 6 Dicembre 2018

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