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Def in Senato, intervento del sen. Damiani:«Mancetta elettorale e furto dalle tasche degli italiani»

La Redazione
Duro intervento del senatore di Forza Italia in Aula nel corso della discussione sulla nota di aggiornamento del DEF
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“Una manovra
che con una mano dà una mancetta elettorale e con l’altra toglie il
portafoglio dalle tasche degli italiani”. Con questa immagine il
senatore Dario Damiani(FI) ha sintetizzato il giudizio negativo sulla
nota di aggiornamento del DEF
nel corso della discussione in Aula
avviata questa mattina.

“Siamo stati facili profeti nel prevedere le
stroncature unanimi di questa manovra: Bankitalia, la Corte dei Conti,
l’Istat e l’Ufficio parlamentare di bilancio hanno bocciato i
provvedimenti proposti,
fondati su previsioni eccessivamente
ottimistiche che non trovano basi concrete alla luce dell’attuale
congiuntura economica nazionale e internazionale – ha proseguito il
senatore azzurro – Un Governo che ha dimenticato il senso di
responsabilità, sostituito da comportamenti istituzionalmente
censurabili, come i festeggiamenti dal balcone di Palazzo Chigi o le
sfide all’Europa e ai mercati, pericolose per il nostro Paese
.

Vorrei
ricordare loro che, per fortuna, la nostra è ancora una democrazia
rappresentativa, in cui i cittadini delegano con il proprio voto la
guida del Paese a chi ritengono saprà meglio decidere nell’interesse
generale e non di parte, e non una dittatura della maggioranza che,
arrivata al potere, si preoccupa soltanto di saldare i propri debiti
elettorali a discapito della collettività intera e rischia d’azzardo con
i conti pubblici pur di continuare a mascherare il bluff in cui
purtroppo tanti elettori sono stati indotti a credere”.

Nota dolente, in
particolare, l’assenza di un piano strategico di investimenti per il
Sud:
Il ministro Tria sostiene che il reddito di cittadinanza sia un
provvedimento “per il Sud”… un’affermazione grave, che condanna il Sud
al ruolo di assistito perenne
e non riconosce purtroppo le enormi
potenzialità che il meridione potrebbe mettere in campo
se venisse
sostenuto con opportuni investimenti. I cittadini meridionali oggi
chiedono lavoro e interventi strutturali adeguati, per la crescita
economica e sociale, non elemosina per brevi periodi!
I giovani e le
famiglie rivendicano il diritto di programmare con serenità il futuro
nella propria terra, grazie a uno Stato che li sostiene creando le
migliori condizioni affinché queste prospettive divengano realtà.
Accontentare soltanto quella parte di elettorato che crede di trovare
una soluzione al disagio nelle promesse illusorie del reddito di
cittadinanza è avvilente per il Sud che lavora, produce e merita uno
sviluppo dignitoso”.

giovedì 11 Ottobre 2018

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