Oltre
due miliardi e mezzo di euro bloccati dal Governo per i prossimi due
anni, destinati a progetti di riqualificazione delle periferie.
L’emendamento al decreto milleproroghe dovrà essere confermato dalla
Camera a settembre, ma comunque ha suscitato già grande clamore
mediatico e pesanti polemiche, poiché penalizza in tutto il Paese
proprio quelle zone delle città che attendono da tempo interventi
strutturali di recupero.
In sintesi, le convenzioni relative al bando
per la riqualificazione delle periferie sono differite all’anno 2020,
cioè il governo si impegna a dare ai comuni il denaro necessario a
realizzare i progetti approvati, ma solo dopo il 2020. “Anche il nostro
territorio ha in campo il progetto “Centrare le periferie”, che
coinvolge i comuni di Barletta Andria e Trani con 6 milioni di euro
ciascuno e pertanto ho voluto verificare con apposite ricerche presso la
Presidenza del Consiglio e il servizio Bilancio dello Stato quali
effetti la sopensione biennale avrebbe avuto su di esso – dichiara il
sen. Dario Damiani (FI) -. Posso rassicurare i nostri enti locali e i
cittadini: il progetto con capofila Andria, poiché si è classificato al
dodicesimo posto, rientra tra i primi 24 ai quali non si applica il
blocco biennale dei fondi, poiché già dotati di copertura finanziaria.
L’approvazione dell’emendamento, dunque, che purtroppo penalizzerà
tantissime situazioni urbane che speravano in tempi brevi di potersi
riqualificare, non avrà alcun effetto negativo per il nostro territorio e
i fondi saranno erogati secondo la tempistica già prevista”.