Politica

Azione Barletta: “La politica in città è solo campagna elettorale”

La Redazione
"Saper fare politica da noi è soprattutto saper fare campagna elettorale, giochetti, inciuci e chiacchiericci vari"
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Finalmente è di nuovo campagna elettorale. Parlare di politica, intesa come organizzazione e amministrazione della vita pubblica, a Barletta pare sia un’utopia.

Saper fare politica da noi è soprattutto saper fare campagna elettorale, giochetti,inciuci e chiacchiericci vari.

È in questo che la politica nostrana raggiunge purtroppo la sua massima espressione, nelle campagne elettorali che assumono sempre più le fattezze di veri e propri scontri tra tifoserie, al pari di un derby capitolino.

Non si era messa ancora la parola fine alla recente amministrazione, che già partiva la campagna acquisti.

Ancor più grave, secondo noi di Azione, il fatto di non essersi presi il giusto tempo per una riflessione, un’analisi necessaria a capire perché la Città di Barletta è stata commissariata e a individuare le vere cause e le responsabilità personali di ognuno, che già al siamo al tutti contro tutti.

È dei giorni scorsi un pubblico comizio dell’ex sindaco Cannito, dove non sono mancate le accuse di tradimento rivolte a un gruppo ben specifico della sua maggioranza

E dov’è stata lanciata una sfida a prendersi le proprie responsabilità al consigliere regionale Filippo Caracciolo, individuato come l’artefice, il burattinaio del teatrino andato in scena negli ultimi mesi della precedente consiliatura.

Non si è fatta attendere la risposta, non sua in prima persona ma dei vertici provinciali e comunali del Partito Democratico, che fondamentalmente chiedono un’autocritica all’ex sindaco sul lavoro svolto, negando “il complotto” articolato per mandarlo a casa anticipatamente.

A tal proposito, anche noi di Azione crediamo che il sindaco uscente debba fare autocritica sugli errori commessi, gravi e meno gravi, perché non basta dire “ non sbaglia chi le cose non le fa”. Pensiamo ad esempio alle nomine familiaristiche degli assessori, al pessimo rapporto di fiducia con i dirigenti in cui egli stesso aveva posto massima fiducia e pieni poteri, ai cantieri aperti e mai chiusi, alle affermazioni poco felici sul covid, senza considerare le cadute di stile, verbale,  durante i consigli comunali.

Lo stesso esame di coscienza però lo chiediamo anche allo stesso Partito Democratico.

È troppo comodo buttarsi tutto alle spalle, far finta che niente sia successo, far venire il presidente Emiliano a dare il via all’operazione “trucco e parrucco “ fingendo rinnovata propositività sui temi di interesse collettivo.

Noi di Azione chiediamo, pertanto, che venga fatta chiarezza,venga data una spiegazione su quanto accaduto negli ultimi mesi.

Prima di parlare di qualsiasi altro progetto politico per la città di Barletta, è doveroso sapere il ruolo avuto, in questa ennesima crisi amministrativa, da Cantiere Barletta, i cosiddetti  filippidi, dal Partito Democratico, senza sottacere la poco chiara posizione dell’altro consigliere regionale in quota PD, Ruggiero Mennea, apertamente contrario alla mozione di sfiducia nei confronti dell’ex sindaco, abbracciata invece dal suo partito di riferimento.

Pensiamo che senza questi requisiti, senza queste premesse, la politica rimarrà una cosa di bassa leva, dalla dubbia moralità,fatta di ricatti, personalismi e scontri personali che non permetteranno mai alla città di Barletta di volare alto.

 

Azione Barletta

venerdì 26 Novembre 2021

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