Cultura

Anniversario Canne della Battaglia, Grimaldi: “Sul suo futuro solo inutili parole pre elettorali”

La Redazione
"In questi giorni si sta veramente ascoltando di tutto e di più con figure istituzionali che però neanche lontanamente stanno pensando al futuro di Canne e la sua valorizzazione"
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Se me lo permettete, inviterei tutti voi ad effettuare una veloce ricerca sui media, relativamente alle ultime elezioni svoltesi qualche anno fa: se rileggete tutto quello che è stato detto e scritto sul futuro (ma che vuole intendersi per futuro?) del sito archeologico di Canne della Battaglia, vi rendereste conto che l’enormità di parole scritte e pronunziate, sono figlie dell’ormai diffusa e deprecabile modalità del “copia/incolla”. In definitiva una tristezza senza fine, mentre la sorte del sito annibalico assume un colore sempre più tendente al nero bye bye o se preferite “passata la festa, gabbato lo Santo”.

Si assiste alla solita parata di politici stile Cetto La Qualunque che hanno il poco recondito obiettivo di giungere a posare il loro stanco posteriore sugli scranni di un qualsiasi consesso di comando.

Seneca, nella Medea, faceva formulare l’interrogativo “Cui prodest?” e mai, come in questo caso, bisognerebbe porsi e soprattutto porre la domanda: ma cosa portano per un sempre più maltrattato sito archeologico quale è Canne, queste stucchevoli ed improponibili promesse di fronte a incredibili situazioni conferma di negligenza, noncuranza per la cultura, ritardi e contro qualunque valore di senso civico e di bene comune piuttosto che di decoro?

Di tutto quanto “ridetto” resterà soltanto qualche maxi poster ed una marea di carta spazzatura gettata per strada…vanità delle vanità, tutto è vanità!

E mentre c’è il famoso (o famigerato?) rimpallo o se preferite, chiarimento sulle competenze e sulla “spartizione” dei meriti (ma quali?), ecco cicciare fuori la sempre verde proposta di “avviare l’iter per la candidatura del sito storico, archeologico e culturale a bene dell’umanità”. Come diceva Totò “Ma mi faccia il piacere!”

In questi giorni si sta veramente ascoltando di tutto e di più con figure istituzionali che però neanche lontanamente stanno pensando al futuro di Canne e la sua valorizzazione. Sarebbero questi i temi su cui dibattere e pensare seriamente a delle soluzioni.

Risulta veramente difficile ed a volte anche sfibrante, vestire i panni del grillo parlante stile Pinocchio ma, dopo averlo fatto per tanto tempo (ed ancora, ancora, ancora…), mi scatta irrefrenabile la “voglia” di far comprendere che quello nel quale si sta nuotando beatamente non è un mare cristallino ma una pozza di melma.

Sì va beh Canne è abbandonata al suo (triste) destino ma cos’è al confronto del futuro (o futuribile?) acquisto che ha registrato una larghissima convergenza di forze politiche, per un bene culturale di “altissimo valore storico, culturale ed architettonico” quali sono i due appartamenti sgarrupati soprastanti la Cantina della Sfida? Ripeto e chiarisco per l’ennesima volta, che il caso “Cantina della Sfida” ed immobili associati è stato creato solo perché morisse “Sansone con tutti i Filistei” e assolutamente non per difendere la Cultura e la Storia di Barletta. Mi sarebbe piaciuto che quella discussione che ha impegnato ben due consigli comunali e tante pagine di quotidiani televisivi e cartacei, fosse stata spesa per Canne ed il suo futuro… ma tant’è, dove c’è gusto non c’è perdenza.

Spero solo che finalmente passi decisivi e non inutili parole pre elettorali, vengano fatti dagli organismi regionali e soprattutto comunali, per rendere verosimile un interessamento che sino ad oggi è stato espresso esclusivamente a semplici e sterili concetti che il vento ha portato via.

Sapete quale è il pesantissimo dubbio che mi rimane dopo le roboanti affermazioni dei candidati di turno? Ma in quale direzione sono indirizzati gli sforzi per la cultura e Canne in particolare? Un’idea forte l’ho, ma la tengo per me.

Come sentenziava Tito Livio “Dum Romae consulitur, Cannae expugnatur (Mentre a Roma si discute (e si vota), Canne viene espugnata”…ed intanto il 2 agosto, 2.236 anniversario della Battaglia, si avvicina ed un silenzio veramente assordante ed immobile, avvolge le pietre calpestate da Annibale.

Michele GRIMALDI

Direttore Archivio di Stato Bari Barletta Trani

domenica 2 Agosto 2020

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