Sono passati vent’anni, era l’11 luglio del 1999, la cattedrale di Santa Maria Maggiore era stata riaperta ai fedeli da qualche anno, e ne presentava ancora i segni del recente restauro.
Succede così che nella notte tra il venerdì e sabato, alcuni malviventi – alla chiusura della cattedrale – riescono a nascondersi tra i cantieri ancora aperti tra le mura di Santa Maria Maggiore facendo razzia non solo delle offerte riposte dai fedeli nelle cassette, ma arrivando a mettere le mani sulla preziosa Croce posta al collo del busto argenteo di San Ruggero.
La notizia – tenuta nascosta in un primo momento – esplose con prepotenza, la domenica mattina durante il pontificale delle 11 arriva l’anatema dell’indimenticato Arcivescovo mons,Carmelo Cassati:«…Ladri sacrileghi, eppure dovete ringraziare i Santi Patroni, se nel mettere a segno la vostra malefatta avete potuto svignarvela senza conseguenze…».
L’epilogo avveniva la sera dell’11 luglio, nei minuti che precedevano l’uscita dei Santi Patroni, i carabinieri facevano il loro ingresso in cattedrale consegnando la croce di San Ruggero nelle mani di mons.Carmelo Cassati, ritrovata attorno alle 19 nel cortile della chiesa del Cuore Immacolata di Maria situata nel quartiere Barberini.