Cultura

“Chi essere”: mostra collettiva di arte contemporanea

La Redazione
Espongono: Andrea Bertoletti, Vito Carta, Guglielmo Clivati, Mario Fior
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Un cartoon per grandi e piccini con diversi livelli di lettura è il trampolino di lancio di questo evento in cui la toccante amicizia tra un uomo di ferro e un ragazzino solitario e sognatore incanta un pubblico adulto e infantile. Il senso di tutto il film è rinchiuso nella frase ‘tu sei chi scegli e cerchi di essere’ pronunciata al piccolo protagonista perché mai fosse condizionato dal giudizio degli altri. Perché tutti gli esseri umani (in questo caso, anche quelli fatti di ferro) sono padroni della propria vita e del proprio destino, nessun altro può decidere al posto loro ed ogni natura non è immutabile.

E’ proprio qui che si racchiude, anche, il senso di tutta la mostra, quella semplice naturalezza che ogni opera detiene, quell’essenzialismo che pare imitabilissimo e che, per sua natura, è irripetibile. Sono state volutamente selezionate opere pittoriche ed elaborazioni fotografiche che con cromie e gestualità sapranno sorprendere per leggerezza e soavità. E siccome ogni natura può essere modificata è per questo che ogni opera d’arte pittorica fotografica ha un’anima latente che si palesa davanti ad ogni spettatore e sa perfettamente chi essere, nella semplicità di colori e gesti. Andrea Bertoletti, Vito Carta, Guglielmo Clivati, Mario Fior sono i protagonisti di un percorso leggero ed intrigante in cui manipolazioni fotografiche ed interventi pittorici sapranno sorprendere e disarmare per cromie frizzanti e soavità estetica. Eleganza e raffinatezza prenderanno per mano l’osservatore introducendolo in un percorso avvincente.

Mario Fior elabora al pc foto con una naturalezza innata poiché non si occupa della tecnica nello scattare foto, né del taglio o dell’inquadratura poiché il vero lavoro sta nell’elaborazione digitale che lo vede partire dai colori naturale e saturarli rendendo i toni più vivi. Appassionato di pittura ha trovato un compromesso con la sua arte digitale attraverso soluzioni finali che riescono a sorprendere per la grazia e la cura dei particolari. Ci si trova così davanti a scatti che lasciano giganteggiare dei dettagli architettonici, paesaggi dai tagli insoliti in una Lisbona che pare avere una dimensone quasi alchimica perché è allettante vedere come la realtà venga rinvigorita ed esaltata da semplici cromie intense e ben cadenzate. Ed è così che si comprende naturalmente che la grandezza di un artista digitale contemporaneo non sta necessariamente nel saper creare, ma tutto si muove sull’idea e sull’innovazione, principi fondamentali per comprendere la digital art di Fior.

Guglielmo Clivati è un architetto dedito alla concettualità a cui non mancano rese figurative dall’essenzialismo disarmante. Sorprende l’alta tela gialla in cui tra terra e cielo c’è l’immensità di una distesa cromatica che inevitabilmente conduce lo sguardo a seguire il tratteggio di quel palloncino che chissà se verrà mai lasciato dai bambini. In questa esposizione, per scelta, la selezione ha visto la sua soavità artistica esprimersi tra la leggerezza di una astrazione dei disegni ed una figurazione essenziale in cui c’è davvero da chiedersi dove cominci l’una e dove termini l’altra in una evidente abilità artistica davanti a cui tacere e coglierne la grandezza senza nulla da eccepire.

Andrea Bertoletti utilizza da sempre l’arte digitale con una abilità che difficilmente si ritrova nella giovane arte. Con una pacatezza di toni e tratti di forte impatto l’artista pone l’osservatore davantiad una scelta di sempre e questo consente all‘individuo di diventare ciò che vuole.I soggetti di questo evento sono fiori e rami che hanno caratteristiche riconducibili all’animo umano in un percorso che saprà intrigare l’osservatore perché ognuno sceglierà in base alla connessione che si crea con il soggetto impresso sulla carta.

Vito Carta collabora con il nostro team da tempo e di lui si potrebbe dire tanto eppure, in questo evento, la selezione è stata orientata più ad una comprensione lasciata all’osservatore piuttosto che ad una delucidazione. Opere volutamente poco definite in cui si intravede l’aspetto figurativo che da sempre appartiene all’artista come elemento distintivo per un’arte digitale mai banale e sempre di grande spessore. Una raccolta di immagini di un progetto editoriale per ragazzi frutto di una pubblicazione a metà tra l’aspetto favolistico e lo studio scientifico in quello che è una libera espressione fantastica in cui colori e movimento incantano lo sguardo. Un grande maturità artistica quella di Carta che ha voluto lasciare traccia innovativa di una ricerca quasi favolistica che gli rende un grande onore.

Sede: Centro Culturale Zerouno,via indipendenza 27, Barletta

Periodo di Riferimento: 16 – 30 aprile

Patrocini: Fondazione Giuseppe De Nittis

Vernice: martedì 16 aprile – ore 18.00 –Orari:. lun- ven. 17.30 – 20.00 sabato e tutte le mattine su appuntamento – dom. chiuso. Ingresso: Libero

lunedì 15 Aprile 2019

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