Cultura

Canne della Battaglia, al via il “Progetto per la mobilità sostenibile nella valle dell’Ofanto”

La Redazione
Con la mostra curata da architetti del "G124", pagati con lo stipendio da parlamentare di Renzo Piano
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Allestita la mostra, in occasione della giornata del paesaggio 2019, a cura di Anna Merci e Roberto Cremascoli, presso l’Antiquarium di Canne della Battaglia, in territorio di Barletta, che prende vita grazie al convegno “Progetti per la mobilità sostenibile nella valle dell’Ofanto”.

Roberto Cremascoli, architetto, che vive fra Italia e Portogallo, italiano di nascita e di formazione, vive a Oporto dal 1991. Ha lavorato con Alvaro Siza e João Luís Carrilho da Graça prima di fondare, nel 2001, lo studio Cremascoli Okumura Rodrigues Architetti insieme a Edison Okumura e Marta Rodrigues.

Anna Merci, architetto, veronese di nascita, laurea allo IUAV di Venezia e Master in Disegno Urbano Sostenibile. Viene invitata a workshop internazionali in collaborazione con la Biennale del Paesaggio di Reggio Emilia e il FAI. Dal 2008 partecipa a concorsi di grafica e progettazione ricevendo premi e menzioni. Da sempre interessata alla relazione tra architettura e paesaggio, tiene lezioni accademiche, organizza conferenze e scrive su riviste specializzate. Trasferita nel 2012 a Parigi ha continuato a seguire lavori italiani legati al tema dello spazio pubblico e del paesaggio urbano. Entra a far parte del gruppo di lavoro “G124”, progetto, che prende il nome dal numero dell’ufficio ubicato a Palazzo Giustiniani, stanza del senatore a vita Renzo Piano, che di mestiere fa l’architetto, trasformato per l’occasione in un laboratorio per progettare la riqualificazione delle periferie delle città italiane.

Le periferie sono la parte più popolata ma anche più fragile del tessuto urbano e, soprattutto, quella che lasceremo in eredità ai nostri figli. Ovvero le città che saranno

Nel gruppo “G124” lavorano con contratto annuale sei giovani architetti (tre donne e tre uomini) che vengono pagati con lo stipendio parlamentare di Renzo Piano che è stato interamente destinato a questo progetto.

Ogni anno i sei architetti verranno sostituiti da altri sei selezionati attraverso un apposito bando.

A coordinare il laboratorio di lavoro, oltre allo stesso senatore, ci sono i tutor: architetti, ingegneri, sociologi e psicologi scelti personalmente da Renzo Piano che, volontariamente e senza percepire alcun stipendio, si occupano di seguire i progetti sviluppati dai sei giovani, la cui formazione è un progetto in se stesso.

Il gruppo G124 lavora su diversi temi che riguardano le periferie: l’adeguamento energetico, il consolidamento e il restauro degli edifici pubblici, i luoghi d’aggregazione, la funzione del verde, il trasporto pubblico e i processi partecipativi per coinvolgere gli abitanti nella riqualificazione del quartiere dove vivono.

Così che ogni cittadino possa contribuire a rendere più bella la polis che sarà.

La mostra è realizzata dalla selezione di progetti realizzati per il workshop Canosa di Puglia, Ruins, fields & people, il laboratorio di progetto di COR arquitectos con Anna Merci, Paolo Didonè ed altri cinquantatre studenti della facoltà di architettura, che ha affrontato il tema del workshop estivo W.A.Ve. 2018 “Italian beauty” organizzato dall’Università IUAV di Venezia.

L’intervento di progetto è ad una scala territoriale molto ampia, che vede interessata l’intera valle dell’Ofanto, fortemente voluto all’Antiquarium di Canne dalla Direttrice, Dott.ssa Miranda Carrieri, organizzato promosso e curato dal Polo Museale della Puglia, Comune di Barletta, Comune di Canosa, Ordine degli Architetti Paesaggisti Pianificatori e Conservatori della Provincia BAT, Parco Naturale Regionale del fiume Ofanto, Regione Puglia, Consorzio Teatro Pubblico Pugliese.

Obiettivo: “promuovere la cultura del Paesaggio in tutte le sue forme e sensibilizzare i cittadini sui temi ad essa legati, attraverso specifiche attività da compiersi sull’intero territorio nazionale mediante il concorso e la collaborazione delle Amministrazioni e delle Istituzioni, pubbliche e private” si vuole sottolineare la necessità di seguire buone pratiche per la salvaguardia della qualità della vita e dell’ambiente,anche privilegiando la scelta di sistemi di trasporto sostenibili.

In particolare si pone l’accento sulla funzione strategica della tratta ferroviaria Barletta-Spinazzola che, partendo da Barletta, serve siti di interesse archeologico e naturalistico, come Canne della Battaglia, Canosa, Minervino. Il potenziamento della linea ferroviaria e dei relativi servizi ne faciliterebbe l’accessibilità, favorendo le possibilità di valorizzazione.

Relatori al convegno sono i soggetti decisori, oltre che gli stakeholders; alla Tavola Rotonda parteciperanno gli amministratori del territorio.

Presenti anche Rfi – Rete Ferroviaria Italiana, che in ogni area oggetto di studio sono state associate alle amministrazioni comunali come ipotetici clienti, ha dato concretezza al lavoro.

La costellazione delle azioni che compongono il progetto generale si è materializzata in un percorso che da Canosa di Puglia, attraverso Canne della Battaglia, giunge a Barletta.

Una storia che si avvale di due protagonisti: un fiume, l’Ofanto, e una vecchia linea ferroviaria.

Linea che rinasce divenendo panoramica e collegando l’altopiano fino al mare, lungo la valle e il sistema dei campi, a servizio dell’utenza pendolare e di quella turistica.

Le stazioni, integrate nel piano di valorizzazione del territorio, diventerebbero il centro informativo, non solo un luogo da dove si parte e si arriva.

Per Canne della Battaglia la funzionalizzazione della stazione ferroviaria, posta a 400 metri dall’Antiquarium, rappresenterebbe un importante supporto per migliorare i servizi al pubblico, la fruizione e l’accessibilità del sito.

Stefano Inchingolo

venerdì 15 Marzo 2019

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