Cultura

Degrado fontana di San Ruggero: vicina al collasso

La Redazione
"Era già in agonia. Ora sta morendo per colpa del menefreghismo"
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Dal giornalista Nino Vinella, presidente del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia, perviene il drammatico allarme sullo stato della Fontana di San Ruggiero.

“Era già in agonia. Ora sta morendo per colpa del menefreghismo la storica Fontana di San Ruggiero (XII secolo) a Canne della Battaglia.

Le foto scattate domenica mattina parlano drammaticamente da sole: un solo, ultimo, eroico frammento di tufo impedisce al manufatto di collassare da un momento all’altro, mentre altrove i segni evidenti dell’incuria e dell’abbandono continuano a sfregiare, oltraggiare, deturpare un monumento che fino a pochi anni fa era l’orgoglio di Barletta.

Barletta città ipocrita. Barletta città ingrata verso il suo Santo Patrono. Barletta che incensa il suo busto d’argento nelle processioni e che lascia morire l’unico monumento che tradizionalmente ne porta il nome.

Allo scempio con i graffiti spray denunciato dal nostro Comitato fin dal 2008 (undici anni, vergogna!) ora è subentrato il vero e più amaro pericolo di crollo imminente.

Anche i Santi possono perdere la pazienza, e credo in tutta sincerità che San Ruggiero l’abbia persa ormai da un pezzo. A giudicare come i suoi “protetti” lascino cadere in pezzi e stiano facendo morire questo bene culturale che è insieme un patrimonio della religiosità popolare fin dai tempi più antichi.

Non sono bastate le denunzie per deturpazione contro ignoti vandali. Non sono bastate le misure cautelari adottate dal Comune verso i proprietari della Fontana e del terreno circostante. Non sono bastate le tante fasulle promesse dalle varie amministrazioni succedutesi nel corso degli anni. E non è nemmeno bastata l’ondata di indignazione sollevata di riflesso sulla Fontana di San Ruggiero quando a San Valentino è successo che a Trani abbiano imbrattato i muri della Cattedrale…

Ma ora sulla Fontana di San Ruggiero si stanno abbattendo ben più cupi tempi. Muore nell’indifferenza e nel menefreghismo generale. Anzi, sottraendo da questa pubblica accusa solo pochi e soprattutto me personalmente come altri pochi pazzi convinti ancora che le vie legali da seguire siano le uniche possibili su questa terra, vi è nell’aria un vago senso di strisciante speculazione. Dove i bottegai di turno si sostituiscono agli uomini di elevata cultura, dove a personalità come don Peppuccio D’Amato (storiografo della tradizioni più sincere della gente di Barletta) si stanno sostituendo personaggiucoli da quattro soldi che barattano la Cultura ed i suoi luoghi con una mancia…

Sappiamo da fonte certa che il sindaco in prima persona Mino Cannito ha comunicato alla Diocesi di avere in corso trattative per accettare la donazione al Comune dell’intera Fontana di San Ruggiero (manufatto e porzione di suolo) da parte dei proprietari andriesi. Ma come? Ma quando? E soprattutto perché? Se queste persone sono le stesse colpite dall’ordinanza di messa in sicurezza emanata nel 2015, ordinanza che prevedeva la transennatura della Fontana in forte pericolo di crollo con conseguenti provvedimenti a loro carico, perché mai il Comune dovrebbe accettare miopemente la donazione scaricando i proprietari da ogni responsabilità e soprattutto da tutti i costi necessari di restauro e consolidamento statico che verrebbero in automatico accollati alla Città di Barletta?…

Ci vuole davvero una gran faccia tosta a vedersi prendere in giro da questi atteggiamenti. E vorremmo tanto essere smentiti dai fatti”.

lunedì 4 Marzo 2019

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