Cultura

Premiati i “Cavalieri della Disfida”

La Redazione
Esempi da cui imparare perché agiscono senza aver bisogno di nessun ‘potere' speciale, ma semplicemente lottando ogni giorno per migliorare l'esistente
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“Servono davvero dei poteri speciali, per essere un cavaliere? Noi
crediamo proprio di no. Un cavaliere lo vedi dal coraggio,
dall’altruismo e dalla fantasia. Un cavaliere è tale perché si dedica
agli altri, eccelle nel suo campo, compie azioni che fanno bene a tutti.
Chi, con il suo contributo, fa in modo di legare il nome di Barletta
non solo alla famosa Disfida, ma alle ‘battaglie’ e ai ‘combattimenti’
quotidiani, piccoli o grandi che siano, affinché ci siano degli esempi
virtuosi da seguire. Esempi da cui imparare perché agiscono senza aver
bisogno di nessun ‘potere’ speciale, ma semplicemente lottando ogni
giorno per migliorare l’esistente, con i gesti, le parole, i risultati”.
Così l’attore Sebastiano Somma interprete, per l’occasione, de “L’epica
della Disfida di Barletta” basata sul racconto epico di Gino
Ardassa-Mago, alias Sandro Samoggia, ha dato avvio alla cerimonia di
premiazione dei “Cavalieri della Disfida”, svoltasi nel teatro “Curci”
in occasione del 515° anniversario della storica ricorrenza. Luci, suoni
e atmosfere suggestive sono state al centro di una serata che, tra
spettacolo e musica, con la partecipazione di Papaceccio (voce e
percussioni), Francesco Santalucia (pianoforte), Rocco de Bernardis
(clarinetto), Grazia Dibenedetto (voce) e Nik Seccia (chitarra), è
culminata con la “investitura” dei “Cavalieri”. Conduttori d’eccezione.
Somma e il giornalista Costantino Foschini, componente della commissione
giudicatrice insieme a Giorgia Allegretta, Nicola Corvasce e Antonella
Liddo.

Primo cavaliere della serata, il prefetto di Taranto, Donato Cafagna,
che ha ricevuto il riconoscimento dal sindaco Pasquale Cascella “Per il
lungo e prestigioso servizio nell’Amministrazione dello Stato, che lo
ha visto protagonista di significative azioni di contrasto alle attività
di racket e di usura fino ad assumere la responsabilità di Prefetto in
una provincia, quella di Taranto, emblema del nuovo Sud”.

E’ stata poi la volta del prof. Ugo Villani,
premiato dal presidente del Tribunale di Trani, Antonio De Luce, “Per
aver animato la cultura giuridica di questa terra con la lunga attività
di docente di Diritto internazionale, il sostegno alla tutela dei
diritti umani e l’impegno per una costruzione dell’unità europea
all’insegna dei valori di libertà e di pace tra le Nazioni e i Popoli”.

Tornato a Barletta, sua città natale, per l’occasione, il prof. Giorgio Giallocosta,
professore ordinario di Tecnologia dell’Architettura presso
l’Università di Genova. A consegnargli il riconoscimento, il
presidente dell’Ordine degli Architetti della Bat, Giuseppe D’Angelo
“Per la intensa attività accademica e scientifica in materia di
tecnologie per l’edilizia e l’ambiente in cui coltiva, con la passione
delle esperienze compiute a Barletta, la prospettiva della rigenerazione
e la riqualificazione delle aree urbane”.

L’ideale passaggio di testimone del mondo accademico alle nuove generazioni è stato segnato dalla premiazione di Francesco Lanotte,
primo ‘ingegnere bionico’ al mondo. Sul palco, insieme a lui, Salvatore
Citino, dirigente scolastico del liceo Scientifico “Cafiero” di
Barletta, frequentato da Francesco premiato per la “emblematica
affermazione delle potenzialità professionali che le nuove generazioni
del Mezzogiorno possono offrire a un futuro di sviluppo”.

Dalla scienza al sociale, il premio è stato conferito anche a Padre Saverio Paolillo,
missionario comboniano in Brasile che, con un videomessaggio ha tenuto a
sottolineare il saldo legame, sebbene la distanza, con Barletta. Per
lui, ha ritirato il premio suo fratello, don Pino Paolillo,
consegnatogli dalla presidente del Consiglio comunale Carmela
Peschechera “Per il ponte di solidarietà tra Barletta e le missioni
comboniane del Brasile dove, con la Pastorale dei minori, la Cooperativa
di riciclaggio e il Progetto Legal, opera tra gli ultimi e, in
particolare, con i bambini più poveri per l’affermazione dei diritti
umani e sociali”.

“Cavalieri della Disfida” anche Renato Russo
che “Svolge la sua attività di editore nella città di Barletta.
Promotore culturale, è anche giornalista ma soprattutto ricercatore
storico e autore di un gran numero di pubblicazioni sulla storia del
territorio” e Michele Cristallo “Per l’intesa attività
di giornalista professionista de ‘La Gazzetta del Mezzogiorno’ sempre
dedita alla affermazione del ruolo del territorio nella realtà
meridionale, al culmine della quale ha reso omaggio alle proprie radici
con la narrazione di “Barletta Anni ’40”, entrambi premiati da Nicola
Corvasce.

“Per aver diffuso, nella sessantennale attività avviata
dal prof. Lattanzio, il significato etico-sanitario della donazione del
sangue e sostenuto attività solidali come quelle del Gruppo Sportivo
AVIS che aveva visto scattare la corsa di Pietro Mennea verso i primati
mondiali”. Questa la motivazione del premio consegnato dal direttore
generale della Asl Bat, Alessandro Delle Donne, alla sezione AVIS Barletta, rappresentata dal presidente, Leonardo Santo.

Nel solco della migliore tradizione sportiva cittadina, l’atleta Vito Incantalupo
ha ricevuto il riconoscimento dal Presidente del CONI Bat, Antonio
Rutigliano “Per aver raccolto l’eredità di Pietro Mennea nell’atletica,
onorando la tradizione sportiva della città con i successi raggiunti a
livello nazionale ed europeo nella velocità e, in particolare, nella
specialità dei 400 metri piani”.

Non sono mancate due aziende della città: la Base Protection,
premiata da Costantino Foschini “Per l’attività imprenditoriale che
contribuisce al rilancio del settore produttivo delle calzature
antinfortunistiche sul mercato europeo puntando su una innovazione
attenta al rispetto del lavoro con particolare sensibilità ai diritti
delle lavoratrici madri” e il Pastificio Maffei che ha
ricevuto il riconoscimento dal vicario episcopale don Filippo Salvo “Per
aver diffuso sul mercato internazionale un prodotto simbolo – la pasta –
della cultura alimentare della nostra terra, con innovazioni
tecnologiche che hanno mantenuto inalterata l’identità dell’azienda
familiare e il legame con le tradizioni e la vita sociale del
territorio”.

E’ stata poi la volta della blogger barlettana Paola Buonacara premiata
dal presidente della Confcommercio cittadina Francesco Divenuto “Per
aver promosso una ideale visione della città d’origine sui nuovi
strumenti della comunicazione anche con la creazione della
#DisfidaSocial che ha consentito agli utenti di diverse piattaforme di
partecipare alla suggestione degli eventi rievocativi dello storico
evento”.

Il riconoscimento è stato assegnato da Giorgia Allegretta anche ad Antonella Gentile
“Per il messaggio di solidarietà che ha animato l’avventuroso viaggio
di quattro mesi e mezzo per l’intera Europa in sella alla sua bicicletta
a sostegno del progetto idrico dell’organizzazione umanitaria Amref per
lo sviluppo in Africa”.

A suggellare la serata, la consegna del premio da parte del sindaco Cascella a Sebastiano Somma “Per
il legame con la città di Barletta rinsaldato dalla tenace
interpretazione del condottiero Fieramosca nell’ultima rievocazione
della Disfida e dalla solidale attenzione alle attività artistiche dei
ragazzi con disabilità in occasione della rappresentazione della Medea” e
a Papaceccio e Francesco Santalucia
“Per l’originale contributo, maturato nelle esperienze musicali e
teatrali compiute a Barletta, alla rappresentazione della Medea con i
“diversamente artisti” del Teatro Patologico animando un messaggio
solidale che ha raggiunto la platea dell’ONU”.


giovedì 15 Febbraio 2018

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