Cultura

Centro Diurno, al via il progetto “Si va in scena”

Dora Dibenedetto
Coinvolti 22 utenti, realizzeranno un cortometraggio
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Si è tenuta l’8 novembre presso il Centro Diurno di Barletta (via dei Gerani 6, zona Parco degli Ulivi) la presentazione del nuovo progetto teatrale “Si va in scena” teso a coinvolgere ventidue utenti del Centro diurno.

Un progetto sostenuto dalla fondazione Casillo e approvato dalla Asl Bt ,ideato e condotto dallo scrittore barlettano Tommy Dibari con la collaborazione dei concittadini Ruggiero Torre e Ruggiero Russo (entrambi Iframe Produzione) e della psicoterapeuta Francesca Defidio.

All’incontro con Dibari e i videomaker Torre e Russo sono intervenuti , insieme ai ragazzi del centro, anche Cosimo Zanna della fondazione Casillo e il direttore del Centro Diurno dott. Vincenzo Delcuratolo.

Il cortometraggio sarà intitolato “L’oroscopo”, mediante il quale ciascuno dei ventidue utenti coinvolti, inventerà il proprio oroscopo pronosticando con ironia e creativamente il proprio lavoro, il proprio amore e il proprio futuro in genere.

“ Si comincerà a girare sabato prossimo – ha preannunciato Torre – realizzando qualcosa qui al centro e il resto presso uno studio cinematografico, inoltre molto probabilmente la scena finale sarà girata al mare.”

I dieci appuntamenti di formazione e registrazione si concluderanno con la proiezione di un cortometraggio sul lavoro svolto che si terrà il 21 dicembre – si legge invece nel comunicato che preannunciava l’incontro –“Si tratta di una parodia- ha puntualizzato l’ideatore del progetto Tommy Dibari – in realtà la nostra è un’ idea già avanzata tanti anni fa con Torre all’interno dell’ufficio penitenziario.Lavoro ormai da sei anni con il centro diurno e di fondamentale importanza è stato il sostengo dell’ASL BT e della fondazione Casillo, per la realizzazione del progetto.”

“Un progetto importante – ha poi dichiarato il dott. Delcuratolo – che miriamo a rinnovare ogni anno; anche l’anno scorso abbiamo realizzato un progetto analogo ma con minor risonanza. Con questo progetto molto più articolato, miriamo del resto a partecipare a concorsi cinematografici di caraturanazionale presentando al pubblico una realtà che dura da circa vent’anni, che non è solo farmacologicama che prevede ancheattività riabilitative, tese a far recuperare quelle attività di tipo espressivo oriconducibili allo sport , che nel tempo i nostri utenti hanno gradualmente perso. Ad esempio con il Barletta calcio qualche anno fa i nostriragazzi parteciparono alla partita del cuore .”

“Il progetto dell’amico Tommy – ha poi aggiunto Zanna della fondazione Casillo mira a dare maggiore conoscibilità a patologie di tipo psichico o neurologico. A nostro avvisotali patologie nonsono abbastanza supportate in Italia e pertanto il nostro intento, nel sostenere tale progetto,è anche quello di informaree stimolare l’opinione pubblicaal fine di poter aiutare sia le persone affette da tali patologie e sia le loro famiglie.”

domenica 12 Novembre 2017

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