Cultura

Barletta stregata dal mondo fantastico di Tolkien. Quasi 10 mila visitatori per la Hobbiton

Michele Lamonaca
Mostre, sfilate in maschera, giochi a tema, e poi studiosi e illustratori del mondo tolkieniano. La tre giorni organizzata nel castello ha richiamato appassionati da otto regioni italiane nonché dall'Inghilterra e dall'Olanda
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La città della Disfida si è trasformata per tre giorni di seguito nella fantastica "Terra di Mezzo", partorita dalla mente geniale di Tolkien. La saga del "Signore degli Anelli", con i suoi personaggi "fantasy", impegnati nell'eterno scontro tra il bene e il male, ha conquistato i barlettani e attirato un numero inatteso e impressionante di visitatori. 

La XXI edizione della "Hobbiton", la più importante festa annuale ispirata a J. R. R. Tolkien, è stata un successone. I seguaci del filologo e scrittore britannico hanno avuto modo di conoscere più a fondo l'opera del loro guru grazie a mostre e dibatti, senza tralasciare l'aspetto ludico, assicurato da giochi a tema e una sfilata in costume. 

I curiosi e i profani hanno scoperto l'autore Tolkien, assaporando l'imponenza e la misteriosa bellezza di quel magico mondo ispirato ai miti della cultura nordeuropea, raccontato nei libri del grande romanziere, e di recente entrato a far parte dell'immaginario collettivo grazie alla trasposizione cinematografica del "Signore degli Anelli" e de "Lo Hobbit".

Nella tre giorni cominciata venerdì scorso e conclusa ieri, la Piazza d'armi del castello è sta invasa dai gazebo dedicati ai monili, ai fumetti, alle magliette e altri oggetti ispirati alle storie tolkieniane. Assieme a loro il gazebo del Vespa Club Barletta, presieduto da Gino Rociola, che ha messo in mostra alcuni dei suoi pezzi più pregiati. Moto storiche e non, in tutto una quindicina, tra cui la Vespa più vecchia di Barletta, risalente al lontano 1948. Ieri pomeriggio infine la Piazza d'armi è poi diventata teatro della sfilata in costume dei personaggi bizzarri e affascinanti che animano i romanzi dello scrittore britannico, dagli hobbit ai maghi, dagli elfi agli orchi.

Nel polo museale i visitatori hanno potuto ammirare i magnifici disegni e le splendide illustrazioni che nel tempo hanno accompagnato la pubblicazione dei libri di Tolkien, con pezzi rarissimi, realizzati da alcuni tra i più grandi artisti cimentatisi con l'immaginario tolkieniano. Tra questi c'erano anche alcune opere di Roger e Linda Garland, ieri ospiti graditissimi nei sotterranei del castello, che sono stati invece utilizzati per gli incontri  e i dibattiti sull'opera dell'autore britannico, ai quali hanno preso parte alcuni trai i maggiori studiosi della materia nel panorama nazionale ed internazionale.

Tra loro anche il barlettano Oronzo Cilli, membro dei Collezionisti Tolkeniani Italiani, che assieme al barese Ninni Dimichino, a sua volta presidente della Società Tolkieniena Italiana, è riuscito a portare Barletta una manifestazione importante come quella della "Hobbiton".

Manifestazione di grosso spessore culturale che ha riscosso  «un successo inatteso», come ammette lo stesso Cilli. Un successo dovuto  innanzitutto «alla splendida location offerta dal castello di Barletta, e poi al fatto che questa è la prima volta che l'evento si è tenuto nel sud Italia».

«E' stato molto bello perché la gente ha invaso il castello – commenta Cilli -. Al termine della tre giorni  abbiamo avuto un'affluenza di quasi 10 mila persone. E c'è un'altra cosa che ci ha fatto molto piacere. Il nostro evento ha riempito ristoranti e strutture ricettizie. I proprietari di alcuni Bed&Breakfast ci hanno tenuto a ringraziarmi personalmente».

Un successo non da poco in questa estate barlettana svoltasi in tono minore per quanto riguarda gli eventi legati allo spettacolo, alla musica e alla cultura. 

Che la "Hobbiton" fosse molto attesa dagli appassionati è dimostrato dal  fatto – spiega Oronzo – che «molta gente è arrivata da ben otto regioni italiane, nonché dall'Inghilterra e dell'Olanda».

Altro merito di una manifestazione che ha saputo rivitalizzare il castello di Barletta, quale contenitore culturale.    

 

lunedì 8 Settembre 2014

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