Cultura

Diocesi, nasce il Laboratorio Sinodale della vita consacrata

La Redazione
Riunisce i rappresentanti delle diverse forme di vita consacrata presenti nell'Arcidiocesi
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Come ormai noto nella Chiesa cattolica, a seguito di delle indicazioni di Papa Francesco, è stato avviato il percorso di studio, riflessione, ascolto e confronto attorno al carattere sinodale della medesima Chiesa, in vista del prossimo Sinodo dei Vescovi che si svolgerà nell’ottobre 2023, passando in un processo distinto  in tre fasi, delle quali la prima, quella diocesana, ha avuto inizio il 17 ottobre.

Ecco perché, scrive l’Arcivescovo Mons. Leonardo D'Ascenzo in una  lettera alla comunità diocesana «è nostro desiderio camminare insieme, in sintonia con il cammino sinodale di tutta la Chiesa e di quella diocesana di Trani-Barletta-Bisceglie. Per questo motivo, è stato costituito nell’estate 2021 il laboratorio sinodale della “Vita Consacrata”, che riunisce i rappresentanti delle diverse forme di vita consacrata presenti nell’Arcidiocesi».  Il documento prosegue delineando le finalità dell’iniziativa: «Sarà questo laboratorio luogo dell’ascolto, spazio di riflessione, di ricerca e di confronto sia sul cammino del futuro della Chiesa universale, sia su quello della Diocesi ed essere inseriti come cansacrati/e nella società contemporanea. Lo stesso laboratorio programmerà i tempi del confronto per le consacrate e i consacrati per una nuova animazione pastorale».

  A proposito del rapporto vita consacrata e contemporaneità così si esprime Suor Mimma Scalera, Delegata episcopale per la Vita consacrata: «La vita consacrata è chiama oggi a rinnovarsi, per essere profezia , rispondendo alle sfide del mondo contemporaneo con l'annuncio del Vangelo. Siamo chiamati a camminare insieme nella diversità dei carismi e delle vocazioni per essere una Chiesa aperta e solidale, che testimonia la bellezza dell'incontro con Cristo».

Per cui, prosegue la Delegata, «Il laboratorio sinodale della Vita consacrata vuole essere nell'Arcidiocesi proprio questo spazio per confrontarsi e condividere per andare oltre i tempi .e fare scelte che hanno il sapore del Vangelo».

 Il laboratorio è così composto:

  • Leonardo D’Ascenzo, Arcivescovo
  • Mimma Scalera, Delegata episcopale vita consacrata
  • Cristiana Francesca Rigante, Vita contemplativa
  • Angela Fallacara, Vita religiosa femminile-USMI
  • Aparecida Gomes, Vita religiosa femminile-USMI
  • Sabino Maldera, Vita religiosa maschile
  • Palma Camastra, istituti secolari
  • Concetta Giannella, Istituti secolari
  • Eleonora Morale, Ordo Viduarum
  • Cecilia Palazzo, Ordo Virginum

 

 

lunedì 25 Ottobre 2021

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Franco
Franco
2 anni fa

È proprio il programma di una Chiesa “aperta e in cammino” o “in uscita” che preoccupa, per il suo ottimismo esagerato e la sua genericità.
Il problema è piuttosto ciò che si propone al prossimo e non come lo si propone. Di certo la Chiesa non può illudersi di aggregare persone su programmi ecologici come quelli sentiti a Taranto nella Settimana sociale.

Annalisa L.
Annalisa L.
2 anni fa

Pari pari gli stessi argomenti che negli anni '60 seguirono la conclusione del Concilio Vaticano II e che portarono la Chiesa alla crisi senza precedenti che ancora vive. Si vuole davvero riproporre quei temi visti i risultati disastrosi?