7 maggio 1973: L’Amministrazione guidata da Michele Frezza conferisce al prof. Marcello Grisotti l’incarico per i lavori di restauro al Castello
Il 7 maggio 1973 l’Amministrazione Comunale affidò i lavori di restauro del Castello ad un’équipe guidata dal prof. Marcello Grisotti. L’orientamento iniziale era stato quello di restaurarlo per farlo rivivere come una fortezza del Cinquecento. Ma in seguito si farà strada l’idea di destinarlo a spazi vissuti. Questa prima fase dei lavori si protrarrà fino al 1988.
Il restauro del castello, iniziato negli anni Settanta e protrattosi per tre lustri (1973- 1988), non fu solo finalizzato al recupero conservativo dell’immobile, rimediando al degrado provocato dai tanti anni di incuria, ma pensando anche al suo riuso, cioè alla progettazione di un suo utilizzo funzionale e moderno per destinarlo a spazi per attività culturali (Biblioteca, Museo Civico, Pinacoteca, mostre tematiche), ma anche sociali (conferenze, convegni e incontri vari).
La maggiore difficoltà era quella di trovare delle utilizzazioni che corrispondessero alla vocazione dimensionale degli spazi attrezzati sì all’interno, ma anche all’aperto, come suggerivano gli scenari grandiosi del cortile, delle muraglie, del fossato. Il tutto da inserire armonicamente in ambienti nati in tempi diversi e con altre vocazioni, nel rispetto delle reciproche compatibilità. (R. RUSSO, Barletta, il Novecento, Editrice Rotas – Barletta 2008)
Didascalia: L’atrio del Castello, la domus federiciana