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10 aprile 1920: Le prime ricerche archeologiche su Canne della Battaglia di Sabino Castellano

La Redazione
Basandosi sugli scritti di Livio e Polibio, agli inizi del 1920 iniziò a sue spese saggi di scavo sulla collina, portando alla luce quella che lui per primo chiamò l'Acropoli della Cittadella
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10 aprile 1920: Il giovane Sabino Castellano e le prime pionieristiche ricerche archeologiche su Canne

Le prime pionieristiche ricerche archeologiche dirette alla localizzazione del luogo della battaglia di Canne e dei suoi siti cimiteriali, a sue spese e con mezzi rudimentali, le iniziò il 10 aprile del 1920 Sabino Castellano, protraendole da solo per almeno due anni, finché nell’impresa non coinvolse altri come lui appassionati dilettanti archeologi.

Castellano era nato a Barletta nel 1898, in una delle case del borgo di Santa Maria, da una famiglia di vecchie tradizioni marinare, tanto che suo nonno era stato un piccolo armatore nonché capitano di alcuni dei suoi velieri in navigazione per il mondo. Studiò a Barletta fino al conseguimento del diploma del liceo classico; quindi si iscrisse alla facoltà di Lettere dell’Università di Roma. Interruppe gli studi perché chiamato alle armi nell’ultimo periodo della Grande Guerra, alla quale partecipò come sottotenente restando ferito sul Grappa.

Ritornato dalla guerra e ripresi gli studi universitari, avvicinandosi alla laurea, sotto la spinta di mons. Santeramo scelse come tema proprio Canne e la ricerca del suo sito topografico e quindi anche quello ov’era stata combattuta la celebre  battaglia. E fu così che, basandosi sugli scritti di Livio e Polibio, agli inizi del 1920 iniziò a sue spese saggi di scavo sulla collina, portando alla luce quella che lui per primo chiamò l’Acropoli della Cittadella (della quale sino ad allora era stata addirittura messa in forse la stessa esistenza), e inoltre resti di costruzioni romane, necropoli paleolitiche e resti bizantini, vasi attici, monete e utensili che donò al Comune di Barletta e al Museo di Taranto.

 

Didascalie:

Sabino Castellano

Una foto storica. Resti di un mosaico sul lato occidentale della Cittadella, la prima foto scattata dal giovane Sabino Castellano, sulla collina di Canne, avuta dal figlio Nicola

Canne. Sarcofago di San Ruggero nell’area basilicale

sabato 10 Aprile 2021

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