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20 marzo 1731: Un violento terremoto colpisce la città di Barletta

La Redazione
Danneggiate gravemente le chiese di S. Ruggero e S. Maria del Carmine
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20 marzo 1731: Un violento terremoto colpisce la città, danneggiando gravemente le chiese di S. Ruggero e S. Maria del Carmine

La mattina del 20 marzo 1731 un fortissimo terremoto scosse la terra di Puglia. La più colpita fu certo la città di Foggia che ebbe numerose vittime. A Barletta furono invece gravemente danneggiati i monumenti, le case, ma soprattutto le chiese. La mancanza di vittime fu attribuita alla particolare protezione che riservò alla città la Madonna dello Sterpeto, che – da quel tempo – fu trattenuta in Cattedrale per diversi anni.

I danni principali li subirono il campanile del Santo Sepolcro, che restò gravemente lesionato, e le facciate delle chiese di S. Ruggero, della Madonna del Carmine e della chiesa di S. Michele. La popolazione restò talmente impaurita dal terremoto – anche perché le scosse continuarono a farsi sentire per mesi – che le funzioni religiose della Settimana Santa si celebrarono fuori della Cattedrale, in una baracca costruita appositamente.

Sotto la spinta dei cittadini devoti, che sempre più numerosi s’accostavano al culto della Vergine Maria, il Comune di Barletta, il 31 maggio del 1732, deliberò di mettere la città nelle mani della Madonna dello Sterpeto e di tale volontà indirizzò l’istanza all’Arcipretura di Barletta e all’Arcidiocesi di Trani, aggiungendo la promessa giurata di offrire alla Santa Patrona 10 libbre di cera nel giorno della sua festa. Al consenso dell’Arcivescovato tranese, dato quello stesso giorno, seguì la presa d’atto del Capitolo Cattedrale, che organizzò un’affollatissima processione per le strade della città. In cima alla pala marmorea dell’altare maggiore del vecchio Santuario fu scritto: PROTEGAM CIVITATEM ISTAM ET ERO VOBIS IN PRAESIDIUM. (R. RUSSO, Santuario Maria SS. dello Sterpeto, profilo storico, Editrice Rotas 2014)

 

Didascalia: S. Sepolcro, il campanile fasciato

Didascalia: Il quadro della Madonna dello Sterpeto restaurato dal maestro Cosimo Cilli

 

 

sabato 20 Marzo 2021

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