Cronaca

Incidente mortale sulla Andria-Barletta, il cordoglio del Sindaco Cosimo Cannito

La Redazione
Due dei tre ragazzi deceduti sono di Barletta
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“Non ci sono parole per esprimere il sentimento di dolore per la morte dei tre ragazzi nell’incidente avvenuto stamani sulla statale 170. Ai
loro familiari, che stanno vivendo una tragedia immane, giunga il cordoglio mio personale e di tutta la città di Barletta”.
Così il sindaco Cosimo Cannito ha commentato l’incidente mortale in cui hanno perso la vita tre ragazzi fra i 17 e i 20 anni, due dei quali
certamente di Barletta.
“Mi dispiace tantissimo per questi ragazzi, troppo giovani per morire, e per questo voglio dire ai loro coetanei – ammonisce il primo cittadino –
state attenti, siate prudenti. A quell’età ci si sente invulnerabili, forti e non si fa attenzione, ma poi il dolore è grande davanti a una vita spezzata”.
“Contenere l’esuberanza dei ragazzi è difficilissimo – ha concluso Cannito – ma è necessario dedicare loro attenzione, sempre – perché non
ci sono orari o parti della giornata più pericolose o più a rischio di altre – e da parte di tutti, perché tutti siamo responsabili, non solo i genitori di ciascuno. Oggi piangiamo questi tre ragazzi e il dolore, per questo grave lutto, è di tutta la comunità”

mercoledì 15 Luglio 2020

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Attilio Antonucci
Attilio Antonucci
3 anni fa

POVERO FUTURO, CHE SI CANCELLERA, SEMPRE + PRECOCEMENTE, PER QUESTI GIOVANI, NON HANNO EQUILIBRIO, DI QUELLO CHE SI MANIFESTA, NELLA SOCIETA. HA PAGARE, SONO QUESTE FAMIGLIE, DI VITE SPEZZATE, DI DOLORE, CHE NON RIMARGINANO + Condoglianze…….
UN GIORNO TUTTO CAMBIERA, MA FORSE, IN EUROPA.

Domenico
Domenico
3 anni fa

Signor sindaco mi perdoni, ma bisogna esprimere anche il cordoglio per la quarta vittima, il conducente del furgone che dovrà vivere con questo peso sulla coscienza per tutto il resto della sua vita.

Perché se TRE ragazzi percorrono su UNA bicicletta elettrica una strada a scorrimento veloce, ignorando l’utilizzo della complanare, c’è qualcosa che non va.

Forse sarebbe il caso di ritornare ad insegnare a scuola le materie di educazione civica e stradale

Ss
Ss
3 anni fa

Giustissimo e lapidario commento.Penso che i giovani di oggi condannino i genitori all’ergastolo con i loro comportamenti e incoscienza.Dalle scuole deve partire
L’educazione alla vita.Il rispetto per gli altri.Adesso
Immagino anche questo signore che con il furgone stava andando a lavorare,che avra’la vita distrutta.Di queste storie purtroppo e altre sempre si racconterà,perché abbiamo un sistema di merda.Niente controlli,niente sanzioni severe.!Per non parlare
Dei social.E’che dobbiamo dire a fare!

Marco Possamai
Marco Possamai
3 anni fa

Ma si poteva andare in bici su quella strada?

ruggiero
ruggiero
3 anni fa

quante volte ci chiediamo con gli amici quando saranno presi dei provvedimenti a veder sfrecciare bici elettriche a tarda sera senza luci sfrecciare con due persone lungo la spiaggia di levante spero che i genitori si assumessero le responsabilita dei propri figli e le autorita a trovare norme di codice stradale di questi veicoli

Claudia Scagliarini
Claudia Scagliarini
3 anni fa

Non si può assolutamente andare in bici elettrica su quelle strade percorribili ad alta velocità e sopratutto non in 3 su una bici elettrica! Il colpo peggiore lo accusano i genitori….le mamme che nel loro grenbo fanno formare una vita umana……non ho.parole per esprimere la mia rabbia per queste morti irresponsabili????

Fm
Fm
3 anni fa

Penso che sia arrivato il momento di regolarizzare queste finte biciclette. Casco targa assicurazione e patentino oltre al limite d età. Spero venga fatto prima possibile altrimenti piangeremo ancora per molto . Oggi piangono 6 famiglie 3 dei deceduti e 3 degli operai .

Giuseppe cassano
Giuseppe cassano
3 anni fa

Signor Sindaco, le vorrei dire tantissime cose la prima è che il sabato sera quando si chiude la strada del castello io dico finalmente posso lasciare un po' mio figlio senza avere la preoccupazione delle auto, invece devo avere sempre mio figlio è mia figlia attaccati a me o a mia moglie perché ci sono queste bici elettriche che girano in gruppi ad alta velocità, senza dare attenzione ai pedoni. Ma dico io dove cavolo stiamo arrivando? Non ce più tranquillità sia al castello e nemmeno sul lungo mare Pietro Mennea, ormai queste bici sono diventati i padroni delle strade. Prendiamo seri provvedimenti, più controlli perché noi genitori non possiamo andare avanti così per queste teste calde. Per i 3 ragazzi RIP condoglianze per le famiglie e assieme porteremo questo immenso dolore

Gd
Gd
3 anni fa

Oggi si son visti i primi sequestri ma non facciamo che sia soltanto il solito fuoco di paglia. Per il bene di tutti sequestratele tutte. Potremmo tornare così finalmente a vivere la città più serenamente e magari non piangere più vittime in questo modo assurdo.