Cronaca

Cattivi odori, il cerchio (non) si stringe: l’azienda responsabile non è di Barletta

Cosimo Giuseppe Pastore
Sono risultate non operative, ieri sera, le aziende che insistono sul territorio di Barletta. Le indagini passano alla Procura della Repubblica di Trani
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Il livello di tolleranza dell’intera città è stato abbondantemente superato dopo ieri sera. Segnalazioni, lamentele e denunce non sono bastate, fino ad oggi, ad individuare i responsabili delle emissioni odorigene che attanagliano Barletta. Sono risultate non operative, nella serata di ieri, le aziende barlettane Timac, Buzzi Unicem, TRA.SMA.R e Dalena Ecologia, quelle maggiormente sospettate stando alle segnalazioni sul territorio.

È quanto emerso dall’attività di controllo effettuata ieri, sotto il coordinamento del Comandante della polizia municipale Savino Filannino, e comunicato questa mattina durante la conferenza stampa indetta urgentemente a Palazzo di Città. Pronto, ha comunicato il sindaco Cannito, l’esposto contro ignoti da presentare alla Procura della Repubblica così da permettere anche alla magistratura di avviare le proprie indagini. Potrebbe risultare particolarmente rilevante, inoltre, quanto contenuto in un post Facebook, allegato all’esposto e dall’autore ancora anonimo, che accende i riflettori su una ditta sita tra Andria e Barletta. Si tratterebbe di una fabbrica di farine animali che «raccoglie i resti delle macellerie della provincia – si legge nel post – che brucia e trasforma in mangime per le galline».

Le indagini avviate ieri, ha comunicato l’Assessore all’Ambiente Ruggiero Passero, hanno coinvolto anche l’ARPA dalla quale gli unici dati rilevanti riguardano picchi di biossido di azoto, comunque non superiori ai livelli massimi consentiti, che deriverebbero però dal traffico veicolare. Proprio grazie alla collaborazione con ARPA, inoltre, saranno avviate indagini scientifiche specifiche, che consentano di individuare con precisione la fonte delle emissioni e quindi i responsabili.

Il tavolo di crisi è così aperto a Palazzo di Città dove è stata indetta per domani, anticipa il presidente del Consiglio Comunale Sabino Dicataldo, la conferenza dei capigruppo per calendarizzare un Consiglio Comunale straordinario e monotematico sulla questione, in tutta probabilità per mercoledì prossimo. Attivata anche la collaborazione con Amedeo Bottaro, sindaco di Trani, città in cui simili odori non si sono avvertiti ieri sera, bensì due giorni fa. Nessuna anomalia, invece, è stata riscontrata ad Andria.

Dura la polemica politica contro chi avrebbe strumentalizzato la situazione: «Siamo arrabbiati – ha riferito il sindaco in conferenza stampa – perché ci si sente impotenti davanti a questo fenomeno che persiste nonostante i nostri sforzi per cercare di capirne la causa e nonostante il coinvolgimento e la collaborazione dei cittadini. E a questo poi – ha proseguito il primo cittadino – si aggiungono le speculazioni di chi, in una parte dell’opposizione, strumentalizza politicamente il problema anziché unire le forze. Chi specula su queste cose è uguale a chi ne è responsabile».

lunedì 19 Agosto 2019

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russo angela
russo angela
4 anni fa

ma che cacchio dicono che si sente benissimo che è puzza di immondizia…e del chimico che buttano sopra x coprire…andate alla barsa che è dietro l'angolo. ..chiedete dove la stanno facendo macerare l'immondizia prima di farla portare al trove?

Domenico Laurent
Domenico Laurent
4 anni fa

Ormai una città fuori dal controllo. Di sera accampamenti in spiaggia e sedie e fornacecelle sulla litoranea, musica che arriva sino a piazza caduti e odori di tutte le specie. ( divieto di fumare in spiaggia ma la sera ci sono i falò e le bimbe che si ustionano i piedi)
Di mattina inquinati dal traffico per blocchi stradali senza alternative. Credo che in una giugla si viva meglio.
Con una fetta di focaccia barese e una peroni tutti sono felici. Sig. Sindaco domani mi telefoni nuovamente.