Fortuna per chi non era per strada ieri sera, anche se l’odore nauseabondo non sembra abbia risparmiato chi invece era in casa. Intorno alle 21:15 una terribile puzza si è propagata per l’intera città. Nulla bruciava, né l‘odore sembrava riconducibile ai roghi fantasma delle ultime settimane. Descriverla non è cosa facile, ma basta subirla un po’ per portarsela addosso e nelle narici per ore. «Uova marce», «formaggio», «odore chimico»: queste le ipotesi apparse sui social. Una cosa è certa: se descriverla dettagliatamente non è affatto semplice, localizzarne la fonte lo è ancora meno.
Non si contano le segnalazioni sui gruppi Facebook cittadini e sulle chat WhatsApp che ieri sera si sono susseguite, miste a rabbia per un problema persistente e intollerabile. Abbiamo percorso via d’Aragona, partendo dall’incrocio con via Andria e arrivando sino a piazza Caduti. L’impressione è stata una netta diminuzione dell’intensità con cui l’odore si avvertiva, ma impressione resta, magari mista ad “assuefazione” e all’intervento del vento. La nostra ipotesi, tuttavia, sembra trovare riscontro quando alcuni cittadini hanno rilevato che l’origine sembra proprio concentrarsi nella zona industriale. In particolar modo in via Scuro, ci spiegano, la puzza si fa più intensa, l’aria irrespirabile. Tanti, in egual modo, a denunciare il punto di massima criticità in via Trani.
L’allerta in città resta alta e i dubbi sulle conseguenze per la salute di un simile odore aumentano, mentre si fa strada la necessità di una denuncia contro ignoti da depositare in Procura. La questione non può restare lettera morta sui social, merita un intervento ad ampio raggio tempestivo e soprattutto una spiegazione chiara e dettagliata che fornisca alla città delucidazioni su ciò che è chiamata a subire, supina, ormai a sere alterne.