Cronaca

“Riaprite i porti”: lo striscione dell’Ambulatorio popolare fa riflettere anche Barletta

Cosimo Giuseppe Pastore
Si riaccende il dibattito politico, stavolta sulla nave Mare Jonio
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Si è riacceso in queste ore il dibattito politico intorno ai porti chiusi. Questa volta è stata la nave Mare Jonio ad alimentare i toni politici, dopo essere intervenuta, ieri, per salvare 49 migranti che erano a bordo di un gommone in avaria.

A rispondere c’è anche Barletta. “Riaprite i porti”: è questa la scritta, esposta dalla sede dell’Ambulatorio popolare cittadino, che si legge alzando lo sguardo, mentre si cammina lungo corso Vittorio Emanuele, ad un passo dalla statua di Eraclio.

La nave umanitaria Mare Jonio, battente bandiera italiana, è intervenuta a 42 miglia dalle coste libiche, ieri, lanciando giubbotti di salvataggio alle 49 persone in difficoltà. Dopo l’operazione di salvataggio, però, mentre la nave rientrava in acque italiane, diretta verso Lampedusa, si è vista negare l’apertura di un porto sicuro per lo sbarco, restando così in attesa nelle acque di Lampedusa. Violerebbe l’ordine e la sicurezza pubblica chi soccorre illegalmente migranti. È stato questo il messaggio del Vice Premier Matteo Salvini, che in un tweet ha ribadito: «I porti italiani erano e restano chiusi».

Dopo il dibattito politico delle ultime 24 ore, culminato nell’invito di arrestare i volontari da parte di Salvini, solo poco fa è avvenuto lo sbarco a Lampedusa. Intanto, la Procura di Agrigento, guidata da Luigi Patronaggio, avanza l’ipotesi di reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, aprendo un fascicolo, al momento a carico di ignoti.

Così, anche da Barletta un messaggio con cui l’Ambulatorio popolare prende una chiara posizione: uno striscione politico con cui si invita la città a riflettere, mentre si passeggia rasserenati per le vie del centro o si passa in preda alla fretta in auto.

martedì 19 Marzo 2019

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