Cronaca

Jasmine non ha ancora 20 anni, da due settimane si prostituisce sotto il viadotto della 16bis

La Redazione
Nella puntata de Il Graffio andata in onda venerdì scorso, un'intervista per strada alla ragazza che da qualche tempo si prostituisce a Trani in via Andria
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Il suo volto è coperto e la zona non è riconoscibile ma quei capelli rasta che pendono su gambe lunghe ed un volto giovane, quei cartelloni strappati sotto il viadotto della 16bis non possono sfuggire a chi giornalmente percorre la Trani-Andria. Le immagini andate in onda durante l’ultima puntata de Il Graffio (visionabile per intero a questo link) hanno intercettato un fenomeno che è tornato prepotente da qualche tempo in città: quello della prostituzione per strada. Jasmine balla sul ciglio della strada al ritmo di musica nelle cuffiette, al tramonto si poggia sulla sedia di plastica e si scalda con un piccolo fuoco in un bidone di latta. Quando arriva il giornalista del Graffio sul posto, Jasmine sta mangiando patatine ed è in attesa del prossimo cliente.

In questi giorni ci sono giunte segnalazioni in merito a questo fenomeno che avevamo già avvertito agli albori (con la presenza anche di una prostituta sul ciglio della strada in via Barletta in zona Boccadoro ed altre due in maniera saltuaria in via delle Forze Armate, sempre sotto viadotto della 16) ma avremmo voluto affrontarlo in maniera più ampia. La zona in cui Jasmine si sta prostituendo è sempre stata area fertile per chi gestisce il mercimonio di prestazioni sessuali di ragazze straniere, in particolare nella zona di via Superga all’incrocio con via Salvemini. La postazione scelta da Jasmine è “nuova”, è più in vista ed ha subito destato scalpore.

Appare sfacciata, tranquilla, ma ha meno di 20 anni. Da quando è arrivata in Italia dalla Romania ha fatto solo questo: si è prostituita. Probabilmente ha iniziato sin dai 17 anni, prima nel foggiano (dove dice di abitare in un appartamento con sua zia) e poi a Trani, da meno di un mese. Dai 18 ai 70 anni, clienti sposati o clienti che vogliono semplicemente parlare. Jasmine con tranquillità parla delle sue esperienze pericolose tra botte e rapine ma mostra una sicurezza incredibile alle domande del giornalista.

Gli interventi delle forze dell’ordine ci sono già stati, come dice la stessa Jasmine, ma il problema è disegnare la rete che si trova alle sue spalle. Chi accompagna queste ragazze? Che ruolo giocano queste persone nello sfruttamento della prestazione sessuale delle stesse? Ci sono auto in zona che sostano per il controllo del lavoro di queste ragazze? Stefania Lupo, responsabile casa di accoglienza Il sogno di Giuseppe, di Castellana Grotte, in studio al Graffio, invita a non prender per buone le risposte di Jasmine in quanto potrebbe essere solo un modo per ostentare sicurezza e dare un “peso” alla sua esperienza. Per incontri su appuntamento, dice Jasmine – a casa, soprattutto – la tariffa è molto alta: 150 euro all’ora.

Durante la trasmissione è stata intervistata anche una ragazza originaria di Barletta. Su internet si procaccia clienti per prostituirsi in casa in una città della provincia: né genitori, né famiglia né amici sono al corrente della sua professione. Tipologie diverse, dibattiti convergenti: a Trani però, oltre al post-chiacchiericcio su Tranispia, nessuno ad oggi ha ancora avuto modo e volontà di affrontare questa situazione.

martedì 12 Marzo 2019

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