Cronaca

Giornate Mondiali zone umide, Legambiente Barletta alla foce del fiume Ofanto

La Redazione
Guide di eccezione di questa passeggiata ecologica sono stati i geologi Raffaele Lopez e Ruggiero Dellisanti
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In tanti domenica mattina 3 febbraio hanno risposto all’invito lanciato dai volontari del circolo Legambiente di Barletta, per celebrare le Giornate Mondiali delle zone umide con una passeggiata alla riscoperta di uno degli angoli più suggestivi del nostro territorio sotto l’aspetto naturalistico: la foce del fiume Ofanto.
Complice una splendida mattinata di sole, con temperature quasi primaverili, un centinaio di persone, tra adulti e bambini: volontari di Legambiente e delegazioni di diverse associazioni cittadine, dedite alla promozione dello sport e di stili di vita più sostenibili tra cui Barletta sui pedali, ASD gli Amici del cammino, Italia Nostra, Amici della Fiumara, APS Beni Comuni, EN.P.A. Barletta, Barletta ricettiva, Spiaggia verde tra storia e natura, si sono ritrovati appena fuori dal centro residenziale La Fiumara, per compiere un percorso che, attraversando tratti di spiaggia e aree golenali, conduce alla foce del fiume Ofanto.

Guide di eccezione di questa passeggiata ecologica sono stati i geologi Raffaele Lopez e Ruggiero Dellisanti (autore di una guida molto dettagliata sul parco naturale regionale del fiume Ofanto) che hanno fornito ai partecipanti informazioni scientifiche sulle caratteristiche geomorfologiche di questa parte del territorio e sul suo preziosissimo ecosistema; nel corso dell’iniziativa sono stati raccolti quantitativi considerevoli di rifiuti in parte spiaggiati, in parte abbandonati nelle aree golenali, purtroppo da anni diventate territorio di conquista da parte di agricoltori irresponsabili, che senza alcun titolo di possesso, hanno trasformato aree demaniali in fondi ad uso agricolo, modificando così il corso del fiume.

Il quantitativo di rifiuti raccolti:
-300 sacchetti per la plastica
– 20 sacchi per la frazione indifferenziata
– tre raccoglitori grandi di bottiglie in vetro
– tanti rifiuti ingombranti.
ha richiesto l’impiego di tre mezzi, messi a disposizione dalla Bar.S.A – Servizi Ambientali.
Si tratta in prevalenza di rifiuti provenienti dal settore agricolo (contenitori di agrofarmaci, cassette in polistirolo, tubi di irrigazione) e della pesca (reti di plastica per l’allevamento dei mitili e polistirolo), ma anche batterie e contenitori di oli esausti; la quantità e la tipologia dei rifiuti trovati restituisce le dimensioni di un fenomeno quello dell’abbandono dei rifiuti e del loro errato o mancato conferimento, che assume proporzioni via via più preoccupanti, man mano che ci si allontana dal centro urbano e ci si addentra in aree come quelle del parco naturale regionale del fiume Ofanto, che dovrebbero essere tutelate e salvaguardate, come stabilisce la L.R. n.37 del 14 dicembre 2007 e che in realtà sono totalmente abbandonate a se stesse e trasformate in territorio di nessuno, vere e proprie discariche di rifiuti a cielo aperto.
Da qui l’appello lanciato alle istituzioni, in primis all’amministrazione comunale di Barletta, che ha concesso il patrocinio gratuito dell’iniziativa e alla Provincia di Barletta – Andria- Trani, dal presidente del circolo Legambiente di Barletta, Raffaele Corvasce, affinché vengano messe in campo tutte le sinergie necessarie, per far sì che alla tutela normativa, esistente ormai da anni, si affianchino azioni concrete volte a far sì che l’Ofanto ed il suo bacino, pur se fortemente antropizzato, vengano adeguatamente valorizzati e restituiti alla pubblica fruizione, nell’ottica di uno sviluppo sostenibile in cui si integrano le esigenze di conservazione ambientale con le politiche di sviluppo economico del territorio.
Il circolo Legambiente di Barletta intende porre in essere tutte le azioni necessarie (passeggiate ecologiche, escursioni, birdwatching, citizen science) per mantenere alta l’attenzione sul parco naturale regionale del fiume Ofanto, chiedendo il supporto di quanti,associazioni e privati cittadini abbiamo a cuore la salvaguardia e la valorizzazione di questi luoghi.

martedì 5 Febbraio 2019

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