Cronaca

Sospeso permesso di costruire nei pressi della Timac: soddisfazione del Collettivo Exit

La Redazione
"La lotta paga", dichiara Alessandro Zagaria
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“Siamo
stati l’unica forza politica a denunciare l’ennesima schifezza
urbanistica approvata in questo caso specifico dall’amministrazione
Cannito e che riguarda il rilascio del permesso a costruire sui terreni
adiacenti la Timac. L’ennesimo regalo al “Partito del mattone”
veniva fatto su terreni dove da tempo è stato riscontrato l’inquinamento
della falda e dove da anni incombe un disastro ambientale ormai
conclamato”. A dichiararlo è Alessandro Zagaria del Collettivo Exit, che in una nota esprime parziale soddisfazione per la sospensione del permesso di costruire sui terreni adiacenti all’azienda Timac.

“Come Collettivo Exit da tempo avevamo denunciato il
pericolo di una nuova cementificazione sull’area adiacente la Timac e
avevamo riportato alla ribalta anche le rimostranze presentate su questo
determinato progetto da parte di alcuni tecnici all’interno della
Commissione Paesaggistica Comunale.

Poche settimane fa avevamo
chiamato in causa su questa vicenda il Sindaco Cannito (nonché Assessore
all’Urbanistica) che,in campagna elettorale, aveva promesso che non ci
sarebbero state nuove ondate di cemento.

Oggi riscontriamo con parziale soddisfazione che il Sindaco ha sospeso il permesso a costruire sui terreni adiacenti la Timac.

Questo
dimostra che la lotta che da anni portiamo avanti contro chi ci impone
dall’alto un modello di sviluppo basato sulla espoliazione dei beni
comuni (terreni e immobili) alla collettività può portare a dei
risultati.

In questo caso chiaramente ancora parziali perché si
tratta di sospensione e non di revoca (cosa che tutti auspichiamo)del
permesso a costruire su terreni,bisogna ribadirlo con
forza,caratterizzati da una presenza massiccia di agenti inquinanti.

Tutta
questa vicenda pone l’amministrazione Cannito di fronte ad un
bivio:
continuare come si è sempre fatto lasciando mano libera al
capitale privato di mettere a profitto pezzi importanti del nostro
territorio, oppure provare ad immaginare una nuova idea di città
attraverso una sua pianificazione legata ai reali bisogni della
collettività”.

venerdì 9 Novembre 2018

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