Cronaca

Biciclette con pedalata assistita, troppi pericoli per i pedoni

La Redazione
La nota dell'avvocato Michele Cianci, presidente OAP
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“Ho ricevuto diverse segnalazioni in
relazione ai pericoli ai quali è esposta la nostra cittadinanza, dovuti
al notevole incremento della circolazione delle cosiddette biciclette
con pedalata assistita”
. A porre la questione è l’avvocato Michele Cianci, presidente del Comitato Operazione Aria Pulita BAT.

“Tengo a precisare che la norma a
tutela dei pedoni, compresi bambini ed anziani, maggiormente esposti ai
gravi pericoli di questi improvvisati piloti acrobatici, esiste, occorre
solo farla rispettare, con attenti controlli che, effettivamente, sono
assenti sul territorio.

Infatti, il problema da superare è se
queste cosiddette biciclette possano essere considerate ciclomotori
.
Tengo a chiarire che, la normativa sulle bici elettriche stabilisce che, per essere considerati tali, i mezzi a due ruote devono rispettare i parametri indicati dalla direttiva 2002/ 24 CE.
In tutti gli altri casi, le bici sono accomunate a dei ciclomotori e
devono essere considerati come tali tanto dagli utilizzatori quanto
dalle Forze dell’Ordine.

Pertanto, si considerano
biciclette se queste non superano i 25 km/h
e se hanno in ausilio un
motore elettrico che genera una potenza massima di 0,25 kw. Se, invece, il motore elettrico genera una potenza superiore a 0,25 kW e
resta in funzione anche nel caso in cui il ciclista non pedali o a
velocità superiori a 25 km/h, allora la normativa europea e quella
italiana parlano di ciclomotori.

Chi desideri utilizzare quest’ultima tipologia, dunque, dovrà provvedere all’omologazione del mezzo, alla sua immatricolazione, al pagamento del bollo e dell’assicurazione sulla responsabilità Civile. Dovrà, inoltre, obbligatoriamente dotare la “bici-non bici” di specchietto e dovrà indossare il casco per ciclomotori, senza dimenticare di stipulare una polizza moto per evitare spiacevoli sorprese in caso di infortuni, incendi e/o furti.

Con queste due ruote, poi, si dovranno rispettare quelle norme del Codice della Strada previste
per i ciclomotori e, per esempio, non sarà possibile circolare sulle
piste ciclabili, né attraversare sulle strisce pedonali, se non
scendendo e spingendo il mezzo.

Ciò
detto, occorre solo che gli addetti ai controlli sulla sicurezza delle
strade provvedano a fare le opportune verifiche
ed i relativi sequestri
di questi costosissimi mezzi di locomozione, in caso di infrazione.

La norma c’è, basta farla rispettare!”

domenica 4 Novembre 2018

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