Anche questa mattina Barletta si sveglia in silenzio, con un ennesimo caso di cronaca nera. A perdere la vita, questa volta, un uomo di 43 anni che stava semplicemente svolgendo il suo lavoro.
Un destino, il suo, strappato troppo presto dall’affetto dei suoi cari e delle persone che gli volevano bene. Stando a quanto trapelato, la causa di questo folle gesto da parte del suo assassino è stata una discussione verbale con la vittima. Ciò che è certo è che la vita di Giuseppe Tupputi è stata strappata via con ferocia, per un futile motivo. Dei tre colpi sparati dal killer, uno, probabilmente all’addome, gli è stato fatale.
A stringersi simbolicamente intorno al dolore della sua famiglia tutta la comunità barlettana, incredula che una fine così brutta sia capitata proprio a Giuseppe, un “ragazzo buono come il pane”. Qualcuno ora dovrà spiegare alle sue due figlie che non potranno più ascoltare la voce del loro papà: la più piccola delle due ha pochi mesi. Nessuna spiegazione sarà mai abbastanza: ciò che è certo è che le due bimbe cresceranno senza lo sguardo fiero di Giuseppe, da sempre pronto a supportare i suoi gioiellini.
Non è ora il momento della verità: oggi, per Barletta, è l’ennesimo giorno di dolore e tristezza. L’augurio di tutti i cittadini è che, anche questa volta, sia fatta giustizia. A essere determinanti saranno le immagini di videosorveglianza (sia interne al bar che esterne) acquisite dagli agenti del commissariato di pubblica sicurezza, che saranno coordinati dalla procura di Trani.
L’intera cittadinanza ha ora paura: la tragica perdita di Giuseppe arriva dopo la morte del giovane Claudio Lasala, 24enne accoltellato per un cocktail negato, e la scomparsa del 24enne Michele Cilli, i cui presunti responsabili sono stati arrestati dopo due mesi di indagini serrate. Barletta sta cambiando, sì, ma in peggio. E questa degenerazione spaventa tutti.