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Benvenuto maggio: cosa mettere nel carrello della spesa? Ecco i consigli della dietista

La Redazione
La tavola si arricchisce di frutta, verdura e legumi freschi, che anticipano un po' i colori estivi
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La spesa del mese di maggio è molto
variegata dal punto di vista dei colori, profumi, sapori nuovi che la
natura è in grado di offrirci. La tavola si arricchisce di frutta, verdura e legumi freschi, che anticipano un po’ i colori estivi.

Le sostanze che conferiscono il colore a frutta e verdura sono dette fitonutrienti, e sono quelle che determinano le proprietà salutistiche di questi alimenti, insieme ad acqua, sali minerali, vitamine e fibre.

Ogni
colore corrisponde a sostanze specifiche, ecco perché è importante
variare le tipologie nell’arco della giornata e rispettare la stagionalità. Gli alimenti di questo mese contribuiscono a liberare il nostro organismo dalle tossine in eccesso, mediante un’azione depurativa.

Le nespole
sono tra le novità di questo mese. Dal colore giallo-arancio e dalla
polpa molto succosa, se mangiate mature, hanno delle proprietà
lassative. Sono costituite per l’88% da acqua e contengono poche calorie
(32 kcal/100g) e un basso quantitativo di carboidrati (6%) rispetto ad
altri frutti. Sono ricche di calcio (16 mg/100 g) e potassio (250
mg/100g) e contengono una buona dose di vitamina C (1 mg/100 g).

Sono
apprezzate per il loro buon contenuto di fibre (2%) che permette di
mantenere più a lungo il senso di sazietà, e per il loro potere
diuretico.

Le fragole con il loro colore
rosso intenso e il loro gusto dolce rallegrano le nostre tavole, ma sono
anche ricche di proprietà nutritive. 100 g di fragole apportano solo
30 kcal e contengono una modesta quantità di zuccheri semplici (circa 5
g). L’apporto di acqua (90%) e fibre (1,5%) sono notevoli, mentre sono
trascurabili quello di proteine (0,9%) e grassi (0,4%). Sono ricche di
vitamina C (54 mg/100g), e contengono anche calcio (35 mg/100g), acido
folico, magnesio e potassio.

Sono apprezzate, come tutti i
frutti rossi, per la loro ricchezza in antiossidanti che aiutano a
prevenire l’invecchiamento cellulare.

Contro: Le fragole sono
alimenti potenzialmente allergizzanti; questa forma di ipersensibilità
(piuttosto diffusa) si manifesta ordinariamente con sintomi cutanei e
della mucosa orale.

Maggio è anche il mese dei piselli freschi,
dal colore verde intenso, sono apprezzati per la capacità di depurare
il nostro organismo, grazie al potassio che li rende diuretici. I
piselli freschi sono costituiti all’80% di acqua, e apportano circa 65
kcal calorie su 100g di peso. Contengono il 6% di fibre, il 5,5% di
proteine, il 6,5% di carboidrati, e pochissimi grassi (0,6%). Contengono
una buona quantità di vitamina C e di Sali minerali (potassio, ferro,
magnesio, calcio).

Sono apprezzati soprattutto per la loro
ricchezza in acido folico, o vitamina B9, indispensabile sia per il
corretto sviluppo del feto (per evitare malformazioni gravi quali ad
esempio la spina bifida), sia per prevenire patologie cardiovascolari.

Contro:
Purtroppo la cottura o il processo di essiccazione dei piselli, come
peraltro di tutti i legumi, comporta la riduzione del contenuto di
vitamine e dei sali minerali.

Tra gli ortaggi più buoni che continuano a farci compagnia anche a maggio troviamo le fave fresche.
Sono costituite per l’84% da acqua e apportano 50 kilocalorie per 100 g
di peso, e all’incirca il 5% di proteine, il 4,5% di carboidrati, il 5%
di fibre, e pochissimi grassi (0,4%). Le fave sono ricche di ferro
(1,7 mg/100g), potassio (200 mg/100 g), magnesio, rame, selenio e
moltissime vitamine, soprattutto vitamina C.

Sono apprezzate soprattutto perché aiutano a contrastare l’anemia, e per il loro contenuto di proteine di origine vegetale.

Contro:
Le fave sono potenziali nemici del sistema immunitario: in soggetti
sensibili e predisposti, il consumo di fave, soprattutto crude, può
scatenare una reazione allergica anche grave. Le fave non dovrebbero
essere consumate in concomitanza di farmaci inibitori delle
monoaminossidasi (IMAO): la levodopa, contenuta nelle fave viene
convertita in dopamina nell’organismo. L’associazione di fave con
dopamina (un’amina vasoattiva) può provocare crisi ipotensive di varia
entità, talvolta mortali. Nei soggetti sensibili e predisposti, il
consumo di fave (e di altre particolari sostanze, quali farmaci
analgesici, salicilati, alcuni chemioterapici ecc.), seppur minimo,
scatena una cascata di reazioni nell’organismo che inevitabilmente
conducono all’emolisi acuta con ittero. Infine va evitato il consumo nei
soggetti affetti da favismo, per la mancanza dell’enzima G6PD,
implicato nella via biogenetica dei pentoso-fosfati.

Dietista Silvia Tessa

venerdì 1 Maggio 2020

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