Che sia classica, moderna o minimal, a uno o due piani, oggi è ormai possibile realizzare una casetta prefabbricata in legno qualsiasi sia lo stile della propria abitazione dei sogni. Queste tipologie di costruzioni in bioedilizia, infatti, sono sempre più diffuse e scelte anche da famiglie numerose che necessitano di maggiori spazi e comfort. Per loro, per esempio, i produttori dell’azienda italiana Pineca propongono diversi modelli di prefabbricati, adattabili a tutte le esigenze, che si possono visionare qui di seguito https://www.pineca.it/case-di-legno/100mq/
Il nemico delle casette in legno da tenere a bada: l’umidità
È ormai assodato che le casette in legno prefabbricate siano la scelta migliore per vivere in modo sostenibile e risparmiando, e la soluzione che fornisce in assoluto più vantaggi da vari punti di vista. Nonostante tutto, però, bisogna anche tener conto del nemico per eccellenza, se non l'unico, di questi edifici: l'umidità.
Il problema dell'umidità riguarda tutte le tipologie di abitazioni, da quelle tradizionali in muratura a quelle in legno. L'umidità può essere causata sia da fattori esterni sia da fattori interni all'abitazione e può essere distinta in umidità da infiltrazione (quando si tratta di acqua meteorica che penetra attraverso le pareti o si infiltra dal tetto), umidità di risalita (quando l'acqua risale dal terreno tramite le superfici) o umidità di condensa (generata dal respiro delle persone e dalle attività quotidiane svolte all'interno dell'abitazione).
Il problema dell’umidità interna: la condensa
La condensa è il problema che più affligge qualsiasi tipo di ambiente abitativo. Ogni giorno dentro casa si svolgono innumerevoli attività domestiche: cucinare, fare il bucato, lavarsi. Queste attività, insieme all'inevitabile respiro delle persone all'interno dell'abitazione, producono calore e la conseguente evaporazione delle particelle d'acqua emanate; queste si trasformano in vapore acqueo, impregnando di umidità le superfici e le finestre più fredde sulle quali si depositano.
Durante la cottura dei cibi o con il riscaldamento delle acque sanitarie, a causa della mancanza di alcuni accorgimenti, può provocarsi un accumulo di queste piccole particelle d'acqua che finiscono con il trasformarsi in condensa (un fenomeno tipico soprattutto delle stagioni fredde). Le goccioline generate da questo fenomeno sono visibili per lo più su finestre, specchi o piastrelle e le aree più soggette alla condensa sono la cucina, il bagno, la lavanderia e tutte quelle poco esposte al sole.
Tuttavia, la maggior parte delle volte l'origine del fenomeno è dovuto anche e soprattutto a comportamenti poco adeguati come stendere i panni bagnati all'interno della casa o non far arieggiare in modo corretto gli ambienti.
Il problema dell’umidità esterna: l'acqua ristagnata
Un altro problema legato all'umidità è il ristagno dell'acqua nei punti di contatto della casetta con il terreno. Se nella propria casa in legno ci si accorge della presenza di zone umide negli angoli o sul pavimento, molto probabilmente la causa di tutto ciò è esattamente l'umidità di risalita. Sul punto d'appoggio della struttura, infatti, l'umidità accumulata nel terreno può entrare a contatto con la struttura risalendo dalle pareti, persino fino ai primi piani.
Questo avviene principalmente se la casa poggia direttamente sul terreno e può causare danni non indifferenti a tutto l’edificio.
Non tenere a bada l'umidità, che sia interna o esterna, potrebbe causare la formazione di aria dannosa all'interno dell'abitazione, rigonfiamenti antiestetici o danneggiamenti di alcune parti della casa in legno. È sempre consigliato quindi tenere presenti le possibili cause di questo fenomeno, prevenire quanto più possibile e intervenire nell’immediato nel momento in cui il problema si presenta.