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Villa Bonelli trascurata, il consigliere Doronzo: “Diamole un futuro”

La Redazione
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“Penso a quel luogo magico in cui facevo lunghe passeggiate con mio
nonno, guardavo i pesci rossi nelle fontane e raccoglievo le carrube.
Oggi quel luogo, con la sua storia, rischia di scomparire diventando un
“giardinetto”, più o meno curato o abbandonato”. Parla di Villa Bonelli il consigliere comunale Carmine Doronzo, gioiello ottocentesco negli anni sempre più trascurato, purtroppo.

“Una condizione
che disonora la cittadinanza perché tacere significa condividere;
laddove, invece, bisognerebbe assumere consapevolezza che è doveroso
tutelare tutto quanto è bene comune, bene della comunità”. Con queste parole
oggi la prof.ssa Magliocca, presidente della Società di Storia Patria
della Puglia, si rivolge al sindaco bacchettandolo
per gli impegni non
mantenuti su Villa Bonelli.

“E allora neanch’io taccio, come mai ho taciuto su questi temi – incalza Doronzo – La Villa Bonelli è l’unico polmone verde della città e in quanto tale
va tutelato e garantita la sua funzione PUBBLICA. Per me valorizzare
quel sito significa individuare le risorse per restaurare con urgenza
l’edificio e progettare un uso innovativo e condiviso
che metta al
centro la fruizione più ampia possibile da parte della collettività.
Niente resort o sale ricevimenti, per intenderci, sì a una casa della
musica, al museo del quartiere Borgovilla, a un centro di aggregazione
per anziani (magari creando un varco tra la villa e l’ex Chiesa della
Sacra Famiglia – restaurata per farci un Auditorium e ancora
inspiegabilmente chiusa), sì a spazi di coworking, festival, fiere,
progetti di botanica o architettura e qualsiasi altro intervento che
possa intercettare finanziamenti pubblici o di fondazioni private.

No all’immobilismo e all’abbandono che da secoli e per secoli sono
stati l’arma più potente nelle mani di affaristi e speculatori.

La Villa può essere il luogo in cui creare nuove connessioni
intergenerazionali in uno dei pochi quartieri di Barletta che ancora
resiste alla gentrificazione e a scempi irreparabili. La sua gestione
deve essere condivisa!

Mettiamoci insieme, quanto prima, con le
nostre idee belle e concrete. Diamo un futuro alla Villa. Se non ci
arrivano le istituzioni, ci arriviamo con i cittadini!”

giovedì 9 Luglio 2020

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