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Ristorazione e balneari, sconforto e rabbia per le linee guida Inail: vitali i dehors

La Redazione
"Dopo oltre due mesi di confusione e false promesse da parte del Governo, si chiede che il compito di contenere il contagio spetti solo alle categorie della ristorazione e del settore balneare"
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“Dev’essere per forza un brutto sogno e
presto ci sveglieremo. Non può essere altrimenti leggendo le prime bozze
dei protocolli di sicurezza stilate dall’Inail e dell’Istituto
superiore della sanità
che circolano in queste ore.

Dopo
oltre due mesi di confusione e false promesse da parte del Governo dal
punto di vista economico adesso si chiede che il compito di contenere il
contagio spetti solo alle categorie della ristorazione e del settore
balneare
mentre dall’altro lato in attività come ad esempio i
supermercati il compito di mantenere la distanza di sicurezza è affidato
al buon senso della gente.

Tutti i locali che
hanno una saletta di ridotte dimensioni non avranno la possibilità di
lavorare,
se non con un numero di clienti che sicuramente non potrà
giustificare le spese per tenere in piedi l’attività.

La
percentuale di chi non sarà in grado di restare a galla sarà altissima,
e in zone come i centri storici dove i locali sono per la maggior parte
piccoli sarà un massacro
di proporzioni enormi.

L’Amministrazione
comunale di Barletta ci ha accolti con grande disponibilità e
propensione al dialogo in occasione della consegna simbolica delle
chiavi delle nostre attività. Noi chiediamo di dare seguito a tutte le
proposte presentate che riguardano l’esenzione della Tosap, della Tari e
dei diritti di istruttoria.

Ma di vitale
importanza in queste condizioni diventa la questione che riguarda i
Dehors
. Chiediamo all’Amministrazione di mettere in atto in tempi brevi
il piano di pedonalizzazione del centro storico al fine di concedere
maggiori spazi. Al di fuori del centro storico diventa in questa fase
necessario dare la possibilità, laddove possibile, di occupare il manto
stradale come avviene in svariate città a noi vicine e in tutta Italia.
Riteniamo che questa sia l’unico modo per dare la possibilità a
centinaia di attività di restare a galla e difendere ,almeno in parte, i
posti di lavoro dei dipendenti che in caso contrario sarà impossibile
mantenere con ricadute in termini economici incalcolabili.

Chiediamo
la solidarietà di tutti i cittadini in questo momento in cui difendere
in egual modo i diritti costituzionali alla salute e al lavoro è l’unico
modo per uscire da questo incubo.

Da
parte nostra, abbiamo tutto l’interesse nell’adottare tutti i
dispositivi di sicurezza per garantire la salute dei clienti, dei
dipendenti, la nostra e quella delle nostre famiglie”.

Antonio Quarto-Presidente Ape Barletta ( Associazione pubblici esercizi)

Tito Derossi-Vicepresidente Ape Barletta

Vincenzo Matteucci Ape Barletta

Stella Grimaldi Ape Barletta

mercoledì 13 Maggio 2020

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Maria P.
Maria P.
3 anni fa

Vorremmo capire come funzionano le regole: al ristorante sembra una sala operatoria ma quando torna una rapita dalla Somalia baci e abbracci senza mascherine sotto gli occhi delle stesse autorità che hanno emanato i divieti.