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Pronto Intervento Sociale (PIS), pubblicato il bando

La Redazione
Per la costruzione di un sistema capace di rispondere tempestivamente ai bisogni delle persone in difficoltà
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Con la pubblicazione del bando per il Pronto Intervento Sociale (P.I.S.) l’Amministrazione Comunale concretizza un altro obiettivo incluso nel Piano Sociale di Zona dell’Ambito di Barletta.

Il P.I.S., previsto dall’art. 85 del Regolamento regionale n. 4/2007, è un servizio sostenuto da un lavoro di rete che prevede l’integrazione socio-sanitaria e il coinvolgimento di risorse umane e strutturali, sia del pubblico che del privato sociale, per la costruzione di un sistema capace di rispondere tempestivamente ai bisogni delle persone in difficoltà, anche con soluzioni temporanee in attesa della presa in carico e dell’elaborazione di un progetto complessivo.

Il Pronto Intervento è rivolto alle numerose figure purtroppo al centro di emergenze: anziani, minori non accompagnati, disabili, adulti in difficoltà sociale e psico-sociale, famiglie di stranieri e di senza fissa dimora, persone vittime di abusi, sopraffazioni e tratta, ed è organizzato nell’arco delle 24 ore, per affiancare il servizio sociale professionale nei tempi in cui questo non possa intervenire. Il P.I.S. si articola in una serie di prestazioni differenti e flessibili, finalizzate a fornire assistenza primaria urgente. Le situazioni di bisogno oggetto del bando sono codificate, e chi opera a contatto con queste realtà potrà segnalarne di ulteriori come offerta migliorativa, per un maggiore supporto alle categorie più deboli.

Per definire l’ambito di intervento si deve partire dal concetto di emergenza sociale sul quale si basa il servizio stesso. Può identificarsi nella “situazione di vita che comporta un bisogno improcrastinabile collegato alla soddisfazione di diritti primari, di sussistenza e relazione”, nelle “situazioni di privazione o allontanamento dal nucleo per minori, adulti o anziani, donne, immigrati, persone che intendono uscire dalla prostituzione coatta” e, altresì, in quelle “situazioni che, per eventi traumatici, richiedono un primo soccorso”. È possibile quindi affermare che il Pronto Intervento Sociale soddisfa bisogni non rinviabili di sussistenza e relazione, in circostanze imprevedibili di abbandono, di privazione o allontanamento dal nucleo famigliare, a beneficio di tutta la comunità territoriale.

venerdì 21 Febbraio 2020

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Carlo Dicuonzo
Carlo Dicuonzo
4 anni fa

Piu diventiamo un paese civile,piu possiamo valutare di percorrete la strada che ci porta. verso la vera civilta