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Incendio Dalena, Collettivo Exit: «Chiudiamo le aziende che inquinano»

La Redazione
"Il Sindaco Cannito deve chiudere le aziende che inquinano partendo dalla revoca delle autorizzazioni nei confronti di quegli impianti in contrasto con il piano regionale dei rifiuti".
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“Livelli di diossina e benzoapirene alle stelle, email mandate ad
altri Comuni, divieto di coltivazione e vendita di prodotti agricoli,
aziende che trattano rifiuti che non dovevano mai essere autorizzate ad
aprire. Benvenuti a Barletta la città dove tutto è possibile e dove nessuno si prende le proprie responsabilità”. Emma Cafiero del Collettivo Exit commenta le ultime gravi problematiche ambientali cittadine scaturite dall’incendio di un’azienda per il trattamento dei rifiuti.

Potevamo stare qui fermi ed in silenzio a riflettere sul fatto che
vi avevamo avvertito di quello che stava avvenendo nella nostra città
con la vostra complicità.

Invece con il disastro ambientale causato dall’incendio della
Dalena Ecologia siamo a ricordarvi che non avete più scuse ;così come
scritto sullo striscione esposto sotto il Comune, le fabbriche e le
aziende che inquinano vanno chiuse.

Perché il problema politico mai risolto da chi amministra la cosa
pubblica è aver trasformato la nostra città e il nostro territorio in un
hub per la lavorazione e il trattamento dei rifiuti.

Con tutti i rischi che questo ha comportato e comporta dal punto di vista ambientale e sanitario.

L’incendio doloso della Dalena Ecologia è un disastro ambientale annunciato che poteva benissimo essere evitato.

Poteva essere evitato perché quell’azienda non doveva sorgere nel
centro abitato in quanto in contrasto con il piano regionale dei
rifiuti.

Stessa situazione che ha riguardato e riguarda la discarica di
rifiuti speciali a San Procopio (
troppo vicina all’abitato di Montaltino e
alla vecchia discarica) sempre lì in funzione pronta a ricevere rifiuti
da ogni dove.

Inoltre poteva essere evitato perché l’amministrazione comunale
guidata dal Sindaco Cannito lo scorso 18 agosto, dopo la nube
nauseabonda che avvolse la città di Barletta, fece controllare proprio
l’azienda situata in via vecchia Madonna dello Sterpeto.

I risultati di quelle ispezioni furono mandati in Procura.

Come Collettivo Exit nei mesi scorsi avevamo chiesto di sapere che
cosa era emerso dai controlli e soprattutto che si prendessero
provvedimenti anche drastici, arrivando alla chiusura temporanea
dell’azienda.

Ci fu risposto che era un provvedimento pericoloso perché si rischiava di essere citati per danni.

Ora invece chi risarcisce i cittadini per i danni subiti?

L’amministrazione Cannito e gli enti preposti ci devono dire che
cosa è emerso durante i controlli effettuati lo scorso 20 agosto e
soprattutto come mai non furono presi dei provvedimenti immediati nei
confronti dell’azienda.

Siamo stanchi del menefreghismo di una classe politica che anche
oggi cerca di mettere una toppa su quello che è accaduto, cercando di
prendere tempo per far passare l’ennesima burrasca.

Il Sindaco Cannito deve chiudere le aziende che inquinano partendo
dalla revoca delle autorizzazioni nei confronti di quegli impianti in
contrasto con il piano regionale dei rifiuti.

Lo deve fare prendendo una posizione netta e chiara nei confronti
della Provincia (titolare dell’iter autorizzativo) e del suo Presidente
Lodispoto che sulla vicenda della Dalena mantiene un vergognoso
silenzio”.

mercoledì 15 Gennaio 2020

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Gino Seccia
Gino Seccia
4 anni fa

Ma a sto collettivo Exit non gli va bene nulla. Solo proteste. Si sognano i fascisti di notte vogliono chiudere tutto , ma quanti siete? 5 -10. Presentatevi alle prossime votazioni se avete i numeri.