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Xylella anche a Barletta? Ulivi disseccati nel Parco dell’Umanità

La Redazione
La segnalazione dell'agronomo dott. Ruggiero Dilillo
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E’ il batterio killer che da anni sta devastando le coltivazioni di ulivo pugliesi, con danni milionari all’economia del comparto e al tipico paesaggio delle nostre zone, segnato e ferito dagli abbattimenti e dalle eradicazioni di migliaia di piante. Dal Salento l’incubo Xylella sta risalendo lungo tutta la regione e finora è stato segnalato con certezza anche nella provincia di Bari. E nel nostro territorio, qual è la situazione? Una segnalazione, inviata alla stampa locale e alle competenti autorità (Osservatorio Fitosanitario Regione Puglia e Sindaco di Barletta) invita ad esaminare con attenzione lo stato di alcuni ulivi piantati nel parco dell’Umanità di Barletta, che presenterebbero, a prima vista, i tipici sintomi della xylella fastidiosa. Ad inviarla è un agronomo barlettano, il dott. Ruggiero Dilillo, che scrive: ”

Con vivo dispiacere, oggi,
passando per il nuovo giardino “Parco dell’umanità”, adiacente via P. Ricci in
Barletta, ho notato che buona parte degli alberi di olivo, piantati due o tre anni
fa, presentano sintomi estremamente preoccupanti
evidenziati dalle foto scattate
e di seguito riportate.

Il disseccamento di parte della chioma, appena accentuato su alcuni olivi e vistosamente presente su altri, lascia presagire che le piante in oggetto possano essere infettate dalla ormai tristemente nota XILELLA (Xylella fastidiosa un batterio Gram negativo della classe Gammaproteobacteria, famiglia delle Xanthomonadaceae, che vive e si riproduce all’interno dell’apparato conduttore della linfa grezza di molte piante, in particolare nell’olivo ed è in grado di indurre disseccamento della parte aere a cui consegue la morte della stessa).

Non posso affermare con certezza che l’agente eziologico sia proprio il batterio killer, ma i sintomi esteriori sono perfettamente simili a quelli degli alberi affetti da questa patologia.

E’ noto a tutti che la kilella fastidiosa ha ormai distrutto milioni di alberi d’olivo in Puglia, e in particolare nella zona Salentina, cambiandole il volto del paesaggio agricolo. Gli spettacolari paesaggi olivicoli del Salento, caratterizzati da alberi secolari, sono diventate aree spettrali, e quel che resta dell’olivicoltura Salentina è simile ad un campo colpito da mortali radiazioni nucleari a causa della xilella.

Spero di sbagliarmi nel diagnosticare la presenza della xilella a Barletta e, per giunta nelle aree destinate a giardini pubblici comunali.

Immaginate se proprio nei giardini pubblici barlettani fossero stati piantati alberi infetti capaci di espandere, anche nel nord Barese, la piaga che tutti gli olivicoltori vorrebbero evitare soprattutto dalle nostre parti, ultimo baluardo dell’eccellenza olearia Pugliese.

I sacrifici subiti dagli agricoltori leccesi e la barriera antixilella realizzata sul confine brindisino, per impedire la diffusione della più grave avversità olivicola degli ultimi secoli, sembrerebbe essere stata superata addirittura con la complicità o disattenzione dalle pubbliche amministrazioni.

Invito il Sindaco di Barletta, i propri tecnici, l’osservatorio di fitopatologia della Regione Puglia ad intervenire urgentemente per una diagnosi puntuale e comunque ad operare gli urgenti provvedimenti del caso. Spero che anche la stampa locale dia risalto al potenziale pericolo allertando chi dovere nel non trascurare ogni precauzione a tutela del nostro patrimonio olivicolo.

Ricordo che già lo scorso anno, con una email, ho chiesto al competente ufficio comunale di sapere dove fossero state acquistate le piante d’olivo messe a dimora nel “Parco dell’Umanità” e semmai la provenienza fosse l’area Salentina provvedere urgentemente alla estirpazione. Al solito non c’è stata alcuna risposta.

Ora è il momento di affrontare seriamente la questione per non rendersi responsabili di una strage d’olivi anche nel Nord Barese”.

mercoledì 30 Ottobre 2019

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Anna M. A. Dibari
Anna M. A. Dibari
4 anni fa

Speriamo che siano presi presto efficaci provvedimenti, che evitino pericolosi risvolti.