Sollecitare l’Amministrazione a una migliore manutenzione del verde pubblico, in particolare degli alberi che, se trascurati, sono fonte potenziale di pericolo per l’incolumità pubblica. E’ quanto fanno i consiglieri comunali del M5S Antonio Coriolano e Michelangelo Filannino con la seguente nota.
“I recenti avvenimenti atmosferici, riguardanti la caduta di alcuni alberi che arredano le nostre strade cittadine, ci spingono a fare una breve ed importante disamina, anche sulla scorta di quanto verificato, in loco, subito dopo la loro caduta sulla pubblica via.
A seguito di studi sull’argomento di cui riportiamo ampi estratti (Fonti: Conalpa – Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio onlus – Alberto Colazilli, esperto di Paesaggio e curatori di parchi e giardini e Dott. Kevin Cianfaglione Botanico, ricercatore ed ecologo), abbiamo acquisito diverse informazioni sulle cause della caduta degli alberi, nonché sullo studio ed i trattamenti da effettuare sugli stessi, al fine di evitare ulteriori avvenimenti che per fortuna, e solo per questa, ad oggi hanno causato pochi danni alle cose e nessun danno alle persone; inoltre suggeriamo di effettuare una mappatura ed inventario di tutti gli alberi presenti sul territorio cittadino, anche al fine di una più puntuale cura ed un efficace monitoraggio degli stessi, magari apponendo sull’albero stesso il genere e la specie attraverso la nomenclatura binomia. I binomi consistono di un termine (nome), che indica il genere, e di un aggettivo riferito alla specie.
Le principali cause della caduta di un albero sono:
1) senescenza: l’albero, ormai vecchio, nel suo apparato radicale e nella chioma;
2) marciume e malattie varie che non vengono curate a dovere (spesso dovute a potature drastiche);
3) interventi di tranciatura delle radici principali ad opera di lavori di scavo eseguiti senza criterio;
4) squilibrio nella chioma con rami cresciuti troppo che mettono in pericolo la stabilità dell’esemplare (una chioma troppo folta e disordinata vien fuori principalmente da potature sbagliate come la capitozzatura);
5) cause legate ad agenti atmosferici come tempeste e forti nevicate e venti;
6) tipologia del terreno su cui gli alberi radicano; terreni poco profondi, troppo compattati, mal lavorati e niente affatto concimati, inquinati da scheletri di inerti o poveri di nutrimento.
Un albero deve essere valutato in base a più fattori essenziali, quali:
– vitalità dell’esemplare, visibile nel fogliame, nel seccume presente nella chioma, in corteccia mancante;
– stato fitosanitario, visibile nella presenza di funghi, parassiti, carie, ecc.;
– difetti localizzati nelle radici che possono essere rami secchi in un solo lato della chioma; l’arresto della crescita con corteccia secca e friabile nella zona in cui le radici penetrano al suolo;
– la morte delle radici di un albero può dipendere da numerosi fattori naturali (malattie fungine o marciumi radicali) o antropici (interventi di scavo e asportazione di radici importanti in seguito a lavori).
Gli alberi vanno dunque attentamente esaminati, osservati, curati in ogni loro parte adottando misure necessarie, intervenendo con potature di riordino della chioma o utilizzazione di tiranti ben posizionati che possono stabilizzare l’albero.
Gli alberi isolati o presenti in contesti cittadini sono indubbiamente più vulnerabili rispetto a quelli di un bosco: infatti nel bosco le chiome possono reggersi tra loro a contrasto.
Nel sottolineare che “l’albero diventa un pericolo mortale per i cittadini quando viene curato male, maltrattato, distrutto e torturato da potature sbagliate e destabilizzato alle radici da lavori di scavo eseguiti senza criterio”, con tale studio vogliamo sollecitare l’odierna amministrazione ad una maggiore attenzione per la tutela e cura del verde urbano, patrimonio di tutti i cittadini”.