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Botti di Capodanno, il sindaco li vieta con ordinanza

La Redazione
Il provvedimento emanato dispone, sino al 7 gennaio 2018, il divieto di vendita in forma ambulante e presso ogni attività commerciale non autorizzata, di fuochi d'artificio diversi da quelli delle categorie autorizzate (F1 e F2)
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Feste
più sicure e serene per tutti: è l’obiettivo dell’ordinanza,
sottoscritta dal sindaco Pasquale Cascella, finalizzata a disciplinare
il fenomeno pericoloso e indiscriminato dell’uso di botti e petardi di
vario genere in occasione delle festività natalizie e di fine anno.

Sulla
base di quanto stabilito dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la
Sicurezza Pubblica riunitosi in Prefettura lo scorso 19 dicembre e
tenendo conto della nota dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani
(ANCI) nella quale si sottolinea la necessità di intensificare i
controlli sulla vendita dei prodotti pirotecnici, le prescrizioni
dell’ordinanza intendono tutelare l’incolumità pubblica e privata,
limitare i rumori molesti nell’ambito urbano, in particolare in
prossimità di scuole, uffici pubblici, luoghi di culto e di cura, oltre
che salvaguardare il patrimonio pubblico e privato. L’ordinanza tiene
conto altresì dell’esigenza di proteggere gli animali domestici,
particolarmente esposti.

Il provvedimento emanato dispone, sino al
7 gennaio 2018, il divieto di vendita in forma ambulante e presso ogni
attività commerciale non autorizzata, di fuochi d’artificio diversi da
quelli delle categorie autorizzate (F1 e F2).

In particolare, è
vietata la vendita dei prodotti pirotecnici che abbiano effetto
scoppiettante, crepitante o fischiante. Inoltre, per lo stesso periodo, è
stato disposto il divieto, al di fuori degli spettacoli autorizzati da
parte di professionisti, di utilizzo di ogni tipo di fuoco d’artificio
ove possano verificarsi ricadute degli effetti pirotecnici su luoghi
pubblici o su luoghi privati appartenenti a terzi non consenzienti,
nonché di articoli pirotecnici teatrali e di altri articoli pirotecnici
per scopi diversi da quelli per cui gli stessi sono espressamente
destinati.

Nel provvedimento è fatto anche esplicito riferimento
al divieto ai minori di 18 anni e privi della carta d’identità di cedere
a qualsiasi titolo, usare o portare con sé nei luoghi pubblici o aperti
al pubblico, materiale esplodente di qualsiasi categoria, mentre ai
minori di 14 anni è vietato l’acquisto, la detenzione e l’utilizzo dei
fuochi di artificio
. E’ altresì interdetto a tutti coloro che hanno la
disponibilità di aree private, finestre, balconi, lastrici solari, luci e
vedute, di consentirne l’uso per gli spari vietati dall’ordinanza.

Il
sindaco, con la stessa ordinanza, ha rivolto una pressante
raccomandazione ai rivenditori professionali appositamente autorizzati e
ai titolari di attività commerciali di libera vendita di prodotti
pirotecnici affinché adottino tutte le più opportune precauzioni,
esponendo avvisi riguardanti la pericolosità dei prodotti in vendita e
la necessità di un loro appropriato utilizzo, nei termini di legge,
comunicando i termini della presente ordinanza.

Viene inoltre
raccomandato a tutti di rivolgersi esclusivamente agli esercizi
commerciali autorizzati e di evitare di raccogliere qualsiasi artificio
inesploso
, né tantomeno di provare a riaccenderlo. Una raccomandazione
particolare è stata rivolta alle famiglie, affinché chi eserciti la
patria potestà vigili in modo che i minori non facciano uso o detengano
materiali esplodenti, al fine di scongiurare gravi pericoli.

L’inosservanza
dell’ordinanza comporterà l’applicazione delle sanzioni amministrative
previste
dalla norma, mentre per i contravventori responsabili di fatti
di rilievo penale si procederà a denuncia all’Autorità Giudiziaria.

L’auspicio
è che ci sia una consapevolezza collettiva dei rischi da contrastare
con la più larga assunzione di responsabilità nella prevenzione e nella
tutela della sicurezza pubblica.

sabato 23 Dicembre 2017

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Tiziana Palladino
Tiziana Palladino
6 anni fa

Sindaco Cascella, chi deve vigilare ? Le sanzioni chi li deve applicare, i vigili che giustamente sono a casa loro a stappare lo spumante? Racconti meno barzellette, se ne vada a Roma senza biglietto di ritorno, la sua presenza a Barletta è inutile.