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Polemica social per la vignetta satirica di Borgiac sulla Scommegna

La Redazione
La vignetta delle polemiche
Borgiac: «Quando pubblico una vignetta satirica, se sono tutti d'accordo vuol dire che c'è qualcosa che non va»
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Questo il post dell'artista barlettano Giacomo Borgiac che ha accompagnato la vignetta satirica con protagonista la candidata a sindaco Santa Scommegna in una raffigurata 'discesa' dal ruolo di 'Santa' a quello di 'scaduta', con un chiaro riferimento al recente ballottaggio che ha visto i cittadini barlettani esprimere la loro preferenza per il sindaco Cosimo Cannito. 

La vignetta satirica, tuttavia, non è piaciuta alla diretta interessata, che ha così commentato il post: «Artista che non rispetta i vincoli di cui al codice dei beni culturali non merita rispetto». Il mondo social, come spesso accade, si è suddiviso tra coloro che hanno apprezzato il disegno e coloro che ritengono che ci siano modi e modi di scherzare e che hanno quindi mostrato la loro vicinanza alla Scommegna.

A rispondere alle critiche ricevute è stato lo stesso Borgiac, che sotto la sua stessa realizzazione ha scritto: «Quando un qualsiasi cittadino si mette in gioco a questi livelli, offre il fianco, ed anche la testa, al gioco delle parti. Aver giocato sulla parola "santa" "subito" e "sindaco" oltre alla allitterazione, ha servito su un piatto d'argento la possibilità della satira. E chi ha proposto la campagna elettorale lo sapeva… Anche per Cannito ne avevo pronta una, ma le cose sono andate diversamente. E non per colpa mia. La volta scorsa Cannito ha avuto la sua porzione…ma si ha la tendenza a dimenticare».

Nonostante le (parecchie) critiche pervenute, Borgiac continua per la sua strada. «La satira – ci ha scritto alla richiesta di una dichiarazione – genera sempre polemiche. Se non lo facesse non sarebbe satira. Più punge più fa polemiche. Quando pubblico una vignetta satirica, se sono tutti d'accordo vuol dire che c'è qualcosa che non va. Può essere una buona unità di misura. La satira non può essere limitata. Chi la limita si assume il diritto di imporre verità stabilite da altri…(Voltaire). Forse il suo limite è la violenza. Ecco: la satira non deve incitare alla violenza. Quando si dice una risata vi seppellira', va bene, ma senza lapidazione. Ho notato però che se questo vivo interesse per una vignetta si estendesse anche al confronto politico, saremmo più attivi, consapevoli, e voteremmo meglio. O no?».

«P.S. Spesso – ha aggiunto per sdrammatizzare – regalo delle belle matite ed ottima carta a quelli che vogliono farmi tremende caricature».

giovedì 30 Giugno 2022

(modifica il 12 Luglio 2022, 12:52)

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