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Turismo, Paolicelli: “Subito protocolli regionali per tamponi e vaccini alle imprese del settore”

La Redazione
Dopo un anno di pandemia ed emergenza sanitaria le imprese e tutti coloro che lavorano nel settore turistico sono letteralmente stremati oltre che privi di certezze per il loro futuro
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Francesco Paolicelli – presidente della IV commissione consiliare – delega Commercio, Artigianato, Turismo e Industria Alberghiera – alla luce dell'accordo siglato a Roma tra le parti sociali e i ministeri di Salute e Lavoro che fissa le linee guida con i requisiti minimi per effettuare la campagna vaccinale in azienda, propone di lavorare su protocolli regionali per vaccini a quanti sono impegnati delle imprese turistiche e ricettive della Puglia.

"Dopo un anno di pandemia ed emergenza sanitaria le imprese e tutti coloro che lavorano nel settore turistico sono letteralmente stremati oltre che privi di certezze per il loro futuro. È nostro compito quindi programmare e offrire strumenti e  dispositivi che aiutino le imprese a ripartire già nei prossimi mesi in vista della bella stagione. Bisogna da subito mettere in campo parallelamente anche campagne di screening a tappeto per dare maggiore sicurezza ai lavoratori e agli sopiti, per esempio con test rapidi eseguiti costantemente sui luoghi di lavoro”.
"Le imprese del settore turistico devono essere al centro della programmazione regionale sulla ripartenza. Per questo è importante che sia la Regione sia le autorità le coinvolgano, attraverso le associazioni di categoria, nella definizione di un protocollo che le renda parte attiva nella campagna vaccinale. Il protocollo nazionale siglato nelle scorse ore apre ad una possibilità che non possiamo trascurare a maggior ragione in questo momento che siamo alle porte di una stagione che potrebbe rivelarsi determinate per il futuro di migliaia di attività turistico-ricettive. Pertanto – conclude Paolicelli – bisogna lavorare a delle linee guida che permettano di stipulare convenzioni con strutture sanitarie pubbliche e private, sia per la campagna vaccinale sia per lo screening sui luoghi di lavoro, soprattutto per quanti non fossero in grado di assumere l'onore organizzativo di un piano di questa portata. Non dobbiamo e non possiamo escludere nessuna strada se vogliamo davvero dare un futuro ad uno dei settori trainanti della nostra economia".

giovedì 8 Aprile 2021

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