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Scuola, Tar sospende ordinanza regionale: in Puglia si torna in aula

La Redazione
Il provvedimento ha risvolti immediati ed è stato firmato dopo ricorso di associazione di consumatori
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Dietrofront per la scuola: si torna in classe. Il Tar ha sospeso l'ordinanza firmata dal governatore Emiliano alla quale si era opposta un'associazione di consumatori. Data la decisione del Tar si tornerà in classe in presenza per le scuole elementari e medie e con una percentuale del 50% per le scuole superiori.

Nel decreto emesso dal presidente della sezione terza del Tar Orazio Ciliberti, si legge: «L’impugnata ordinanza regionale… non motiva a sufficienza il sensibile scostamento dal livello nazionale di garanzia dell’assolvimento dei servizi scolastici; la motivazione di tale scostamento è, invero, affidata principalmente all’asserita necessità di “attuazione del piano vaccinale degli operatori scolastici“, se nonché i tempi prevedibili e previsti di tale attuazione – non indicati dall’ordinanza ma ricavabili da comunicati delle strutture sanitarie pubbliche e da univoche notizie di stampa – non sono affatto compatibili con la durata di pochi giorni dell’efficacia dell’ordinanza… Il provvedimento regionale impegnato dovrebbe avere una durata di efficacia molto più lunga… La qual cosa non potrebbe che vanificare l’apporto didattico e formativo dell’anno scolastico 2020-2021 per alunni e studenti in Puglia, in violazione dei livelli essenziali di prestazione fissati dallo Stato mediante i provvedimenti governativi».

L'udienza per la sospensiva è fissata al 17 marzo prossimo, oltre la scadenza dell'ordinanza che, lo ricordiamo, ha come termine il 5 marzo. Si attendono ora le reazioni delle Istituzioni regionali a questo decreto.

martedì 23 Febbraio 2021

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Antonio
Antonio
3 anni fa

La coppia Stanlio e Ollio faceva ridere, La coppia Emiliano e Lopalco fa piangere.

Franco
Franco
3 anni fa

Ordinanza bocciata dal Tar. Per i giudici del Tar l'ordinanza di Emiliano non è coerente con la classificazione della Puglia in zona gialla. E la scusa di dover vaccinare i docenti non è compatibile con i tempi necessari allo scopo.
E anche i sindacati favorevoli alla Dad dovranno dare qualche giustificazione del loro operato.

Fulvio
Fulvio
3 anni fa

E c je Na barzellett