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Variante inglese al 38,6% in Puglia. L’assessore Lopalco: «Occorre alzare il livello di attenzione»

La Redazione
In Puglia è stata completata una seconda rilevazione rapida per stimare la prevalenza della "variante inglese" di Sars-CoV 2 tra la popolazione ​
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L’assessore alla Sanità Pier Luigi Lopalco comunica che in Puglia è stata completata una seconda rilevazione rapida per stimare la prevalenza della cosiddetta “variante inglese” di SARS-CoV 2 tra la popolazione.

La “Quick Survey” era stata richiesta dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità alle Regioni dotate dei sistemi diagnostici.

La Puglia è tra queste e oggi sono stati resi noti i risultati della seconda rilevazione da parte dalla prof.ssa Maria Chironna, coordinatore della rete regionale dei laboratori SARS Cov-2 U.O.C. Igiene – laboratorio di epidemiologia molecolare e sanità pubblica dell’ AOUC Policlinico di Bari e dal dott Antonio Parisi, direttore sanitario vicario IZS della Puglia e Basilicata.

Analizzando un campione di tamponi positivi prelevati il 12 febbraio, la percentuale per la Puglia di “variante inglese” del Sars Cov-2 risulta del 38,6%. Sono infatti 245 su 634 i positivi con la nuova variante tracciati nelle sei province.

A  Bari su 323 campioni ci sono 124 casi, pari al 38.4%; nella BAT su 50 campioni ce ne sono 6, pari al 12.0%; a Brindisi su 129 campioni ce ne sono 72, pari al 55.8%; a Foggia su 62 campioni ce ne sono 18, pari al 29.0%; a Lecce su 20 campioni ce ne sono 3, pari al 15.0% a  Taranto su 48 campioni ce ne sono 22, pari al 45.8%.

«Occorrerà – spiega l’assessore Lopalco – alzare il livello di attenzione sulla diffusione delle varianti del virus: questi dati impongono di programmare ulteriori azioni di contenimento».

 

 

 

martedì 16 Febbraio 2021

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Renato Borraccino
Renato Borraccino
3 anni fa

è ovvio che le azioni per contrastare la diffusione del virus siano il contenimento, il che significa chiusure e disoccupazione, proprio per questo propongo che venga creato un fondo di solidarietà a sostegno di chi vive in condizioni precarie a causa del Covid. Detto fondo non deve ricadere sui soliti noti e cioè le piccole aziende ma sui “garantiti” cioè su tutti coloro che comunque vanno le cose prendono uno stipendio “come se niente fosse successo” e su quelle aziende che non hanno subito crisi. Questa sarebbe una forma di civiltà.

Roger
Roger
3 anni fa

Lopalco se Ci dai 2000 euro al mese ci stiamo tutta la vita sul divano. Ie bell a parle senza avere il problema di entrate. 6 mesi senza 1 euro con mutuo e famiglia da mantenere. Il pozzo si è svuotato ora inizia la tragedia per tantissime persone tranne se ripeto ci mandi 2000 euro al mese regolarmente grazie.

savino
savino
3 anni fa

Bisogna fare arrivare i vaccini velocemente e far vaccinare TUTTI quelli che si vogliono vaccinare. A proposito ce l'avete un elenco di soggetti da vaccinare o aspettate che si vengano a prenotare? Non bisogna dire sempre alzare il livello di attenzione, o trovare scuse per le varianti.