Economia e territorio
Pressione fiscale su imprese e artigiani nella BAT: Barletta la città più tassata con il 64,2%
Le tasse si mangiano il 60% del reddito e un imprenditore della BAT deve lavorare fino ad agosto solo per il fisco

Continuano ad essere inquietanti i risultati forniti dal Centro Studi della CNA Nazionale ed illustrati in occasione del convegno intitolato “ Comune che vai, fisco che trovi”, svoltosi in questi giorni a Roma.
L’osservatorio della CNA ha calcolato il prelievo totale delle Amministrazioni Pubbliche sul reddito ( Total Tax Rate) anno 2015, di 124 amministrazioni locali della penisola. La media nazionale per il 2015 è leggermente diminuita al 60,9%, ma con punte fino al 73,2% per Reggio Calabria.
Per la Provincia BAT, nonostante un piccolissimo calo, la media si conferma oltre il 60%, e più precisamente : del 64,2% per Barletta - del 59,7 % per Andria - del 59,8% per Trani.
In sostanza le tasse si mangiano il 60% del reddito, e un imprenditore della BAT deve lavorare fino ad Agosto solo per il fisco. “Il Fisco non deve essere più il Socio Occulto di Artigiani e Piccoli Imprenditori”. Il problema per i piccoli imprenditori non è costituito solo dall’entità del prelievo, tra i più alti del mondo, ma anche dalla complessità delle procedure. Bisogna semplificare e rendere stabile la normativa fiscale.
Purtroppo negli ultimi anni, sul prelievo complessivo fiscale sulle imprese, è aumentata la percentuale della tassazione locale, a causa anche dei minori trasferimenti statali.
Ma è possibile migliorare il sistema tributario ? Per la CNA si può, e si deve. La CNA, nel corso del convegno, ha presentato al Governo dieci proposte, tra cui la più importante è RENDERE L’IMU SUGLI IMMOBILI STRUMENTALI COMPLETAMENTE DEDUCIBILE DAL REDDITO DI IMPRESA. La CNA continuerà a battersi a livello nazionale affinché il Governo abolisca l’IMU sui capannoni, così come è avvenuto per le aree destinate all’agricoltura. L’imposta su strumenti di lavoro indispensabili per le aziende deve essere detraibile al 100%. Non si può pagare una tassa su un bene strumentale.
"A livello territoriale crediamo altresì che le amministrazioni locali possano e debbano fare la loro parte, venendo incontro alle piccole imprese.
Rivolgiamo pertanto un appello alle Amministrazioni Comunali della Provincia di Barletta Andria Trani, affinché intervengano con propri atti :
-sulla riduzione dell’IMU sugli immobili strumentali, quando vengano effettivamente utilizzati per l’attività produttiva;
-sulla TARI, la nuova tassa sui rifiuti, prevedendo nel regolamento attuativo una Tariffa commisurata alla qualità e alla quantità dei rifiuti effettivamente prodotti e smaltiti ( Tariffa Puntuale);
-sulla Assimilazione dei rifiuti speciali ai rifiuti urbani, modificando i regolamenti affinché non ci sia una doppia imposizione", conclude la nota a firma del presidente CNA BAT Michele de Marinis.
